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Il Salone del Libro chiude l'edizione 2014 con un nuovo record di visitatori.

339.752 è il numero record da giocarsi sulla ruota del Salone del Libro di Torino, che ha chiuso ieri la sua ventisettesima edizione con un aumento del 3% dei visitatori che hanno affollato corridoi e stanze di Librolandia; gli stand e gli editori registrano un + 15% sulle vendite dei libri, indice di una fame culturale ancora molto alta nel nostro paese: una risposta alle preoccupazioni di Dario Franceschini che all’inaugurazione aveva denunciato “In Italia non legge più nessuno”.  85 mila persone hanno seguito le centinaia di incontri, lectio magistrales, premi letterari ed eventi speciali nelle sale del Lingotto in cui protagonisti della letteratura, dell’attualità e del pensiero hanno ragionato intorno all’idea di bene e dei beni, legato anche alla presenza del Vaticano, paese ospite. Nella primavera del 2015, il Salone ospiterà la Germania, saldando il legame con la Buchmesse di Francoforte, la grande fiera business dell’editoria internazionale.  Alcune voci hanno anche sussurrato un eventuale spin off del Salone in un padiglione o uno spazio da dedicare al libro all’EXPO2015 a Milano, ma è una progettualità ancora da definire. L’evento nato a Torino nel 1987 è diventato nel corso degli anni un’istituzione culturale, capace di arricchire il territorio: da un’ indagine della Fondazione Fitzcarraldo risulta che per ogni euro investito per l’evento ne fruttano 43, a testimoniarlo i numeri degli gli alberghi in città che in questi giorni hanno registrato un’occupazione intorno al 95% delle camere. Bene in vista per la cultura e per il territorio. 

 

Di seguito un collage con il coverage sul Salone del Libro 2014 della TV di Marketingdelterritorio.info: 

 

Per una nuova stagione dei beni culturali: Dario Franceschini, Roberto Napoletano, Salvatore Settis e Tomaso Montanari discutono sul futuro del patrimonio culturale in Italia

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"Affidiamo ai giovani il patrimonio culturale": intervista a Salvatore Settis 

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Viaggiare alla Radio: intervista con Doris Zaccone di Capital in the World

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La cucina elbana ai tempi di Napoleone: intervista a Alvaro Claudi 

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"Comunicare è importante come un uovo di gallina": Fede e Tinto di Radio2 presentano "Sommelier ma non troppo"

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