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 L’Italia possiede un quarto della quota di mercato del turismo russo e punta ad aprire nuove vie turistiche. Putin permettendo. 

 A prescindere dalla partita a scacchi in Crimea, a Mosca oggi inaugura la MITT - Moscow International Travel and Tourism Exhibition. La fiera del turismo russa registra un 13% di aumento nella presenza internazionale, grazie all'approdo di tanti enti nazionali del turismo internazionali desiderosi di portare i russi ai quattro angoli del mondo: nei deserti in Algeria o in Brasile per seguire la nazionale guidata da Fabio Capello, tra templi e foreste cambogiane o sulle spiagge paradisiache a Capo Verde, piuttosto che tra geyser e fiordi islandesi.

Chi si è già attrezzato per attrarre i turisti russi è il nostro Paese che, nell'anno del Turismo Italia-Russia, gioca un ruolo strategico all'appuntamento di Mosca, come testimoniato dalla presenta del logo Italia dell'ENIT sulla homepage della fiera. L'anno dello scambio culturale tra il Bel Paese e la madre Russia, presentato proprio all'ultima edizione della MITT, durerà per l'intero 2014: come ha spiegato il ministro russo della cultura Alla Manilova obiettivo dell'accordo è "rafforzare le relazioni culturali, un aumento dell'interesse reciproco tra le due nazioni e l'apertura di nuovi itinerari turistici". I russi, per esempio, amano molto l'Emilia Romagna, l'anno scorso 3 milioni di cittadini della Federazione hanno affollato la Riviera Romagnola: in questi giorni alla MITT una quarantina di buyer russi incontreranno una delegazioni di 25 operatori di Emilia Romagna Turismo. Ma l'idea reciproca del gemellaggio turistico è posizionare le destinazioni non classiche, oltre a Venezia, Roma, Firenze e la Riviera da una parte e Mosca e San Pietroburgo dall'altra: come i borghi più belli d'Italia o le meravigliose località lungo il Volga. All'Expocentre di Mosca, i territori italiani (14 le regioni presenti in fiera: Lombardia, Sardegna, Puglia, Toscana, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Calabria, Piemonte, Sicilia, Liguria, Campania e Lazio) presentano un fitto calendario di eventi di promozione: l'obiettivo è sfruttare al massimo l'anno Italia-Russia per far crescere numeri già discreti. La curva russa del turismo in Italia si è già allargata nel corso del 2013 e promette una crescita annua tra l'8 e il 10% : l'anno scorso 920mila russi hanno visitato l'Italia, un 10% in più dell'anno precedente. La nuova politica semplificativa sui visti può garantire che il trend non si arresti: a oggi, anche grazie a una rete di collegamenti aerei ben sviluppata, la quota dell'Italia sul totale dei viaggi venduti dai tour operator russi è il 28%. Ora, dunque, bisogna tranquillizzare Putin, ma questa partita non si gioca tra gli stand della MITT.

 

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(fonte immagine)

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