Sean Kelly, ciclista degli anni '80, accusa l'ente turistico della Repubblica d'Irlanda di non aver fatto promozione per la partenza del Giro d'Italia che a maggio attraverserà le strade di Belfast e Dublino
Uno scandalo la mancata promozione del Giro d'Italia come veicolo per lo sviluppo del turismo... in Irlanda. Ad affermarlo è Sean Kelly, ex ciclista che negli anni '80 vinse la Milano-Sanremo, e il riferimento è all'indifferenza con cui l'Irlanda si appresta a ospitare tra meno di due mesi la partenza della corsa rosa, che nell'edizione 2014 prenderà il via il 9 maggio da Belfast (Irlanda del Nord) e toccherà anche Armagh e Dublino, nella Repubblica d'Irlanda.
In particolare Kelly fa appunto un confronto tra l'approccio "proattivo" dell'ente del turismo nordirlandese, e l'indifferenza dell'omologo ente dell'Eire. "Penso che ci siano un sacco di opportunità" ha detto Kelly alla presentazione del team An Post-Chain Reaction. "Ma in Irlanda non abbiamo sentito quasi nulla riguardo al Giro. Ed è un peccato, perché chissà quando l'Irlanda potrà di nuovo ospitare una grande gara del genere". Da lì l'accusa: "Penso sia uno scandalo che Tourism Ireland non stia facendo alcunché".
Con un audience potenziale di 775 milioni di persone in 165 Paesi, l'impatto che può generare il Giro su una città che ospita una tappa è evidente, e in passato l'Istituto Nielsen ha valutato il ritorno economico in 110 milioni di euro per una sede di tappa. Un'autentica corsa all'oro, che però pare non stimolare gli operatori del turismo irlandese. "Dovrebbe essere fatta più promozione. Non per vantarmi, ma dovrebbero usare Dan Martin, Nicolas e Stephen Roche e il sottoscritto – i campioni del passato – e penso che si potrebbe fare qualcosa in più, ma finora nulla è stato fatto" prosegue Kelly.
L'ex campione rivendica infine il crescente appeal della bicicletta nel proprio Paese: "È il nuovo golf, tutti vanno in bici, dal postino al direttore d'azienda al medico". Un altro motivo per promuovere la partenza del Giro come "veicolo" di nuovi flussi turistici e di nuove forme di mobilità, un'occasione mancata per la Repubblica d'Irlanda: "Avrebbero dovuto pensarci nei sei mesi scorsi, hanno già sprecato l'occasione. A meno che ora non si mettano intorno a un tavolo e organizzino qualcosa di grosso nelle prossime due settimane, hanno perso un'enorme opportunità".
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