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giudizio universale

Standard & Poor's, Moody's e Fitch accusate dalla Corte dei Conti: "Nel vostro downgrading non avete considerato il nostro patrimonio storico e culturale". La replica: "Rilievi privi di merito"


Più arte e meno spread. In sintesi è questa la base dell'accusa che la Corte dei Conti italiana ha lanciato contro Standard & Poor's, minacciando azioni legali e una richiesta di risarcimento danni da 234 miliardi di euro.
"If financial analysts had spent more time admiring a Michaelangelo fresco or reading Dante instead of poring over spreadsheets, they might not have touched off the inferno that engulfed the Italian sovereign debt market" scrive il Financial Times, riportando l'accusa all'istituto di rating internazionale: "Se gli analisti finanziari avessero passato più tempo ad ammirare un affresco di Michelangelo o a leggere Dante, invece di concentrarsi solamente sullo spread, forse non avrebbero visto solamente l'inferno che grava sul debito e i conti pubblici italiani".
Secondo il FT, la Corte dei Conti avrebbe intenzione di intraprendere azioni legali contro Standard & Poor's, nonché contro le altre agenzie di rating Moody's e Fitch. S&P ha rivelato di aver ricevuto dalla Corte dei Conti una notifica secondo la quale le agenzie avrebbero agito illegalmente e provocato danni pari a 234 miliardi di euro, in parte non considerando il nostro patrimonio culturale nel downgrading del 2011.
"Standard & Poor's non ha ma considerato nei suoi rating la storia, l'arte e il panorama italiano che, come riconosciuto a livello universale, sono le basi della forza economica del Paese" è l'accusa della Corte dei Conti, da cui parte il proposito di una richiesta danni multimiliardaria. Come scrive oggi Il Sole 24 ORE, "secondo la nota ricevuta da S&P, l'«incauto» report dell'agenzia di rating sul debito pubblico italiano ha contribuito a peggiorare la crisi del debito sovrano, obbligando i governi di Silvio Berlusconi e Mario Monti a prendere misure di emergenza". Ma dall'agenzia di rating giudicano "frivola e priva di merito" la richiesta di danni avanzata dall'Italia; stessa risposta anche da Moody's, mentre Fitch ha annunciato che collaborerà in fase giudiziaria: "Capiamo le preoccupazioni del tribunale, ma crediamo che Fitch abbia operato sempre in maniera corretta e nel pieno rispetto della legge".
Un patrimonio artistico e culturale unico al mondo non considerato come leva economica. L'accusa è alle agenzie di rating internazionali, ma forse (implicitamente) anche all'Italia stessa.

 

 

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(Nella foto, un particolare del Giudizio Universale di Michelangelo)

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