Dal 10 al 23 luglio l’Inter svolgerà la preparazione estiva a Pinzolo (Trento). Ogni giorno circa 5000 persone al seguito dei nerazzurri, per un ritorno economico di cinque milioni di euro. L’assessore Binelli: “Tutti contribuiscono alla riuscita di questo prezioso investimento”
Tremila abitanti, cinquemila ospiti: basterebbe questo a dare un’idea di quanto sia importante il ritiro dell’Inter per il territorio di Pinzolo. Ogni giorno, per circa due settimane, arrivano in questo centro della provincia di Trento circa 4500 tifosi nerazzurri, a cui vanno aggiunti 35 giornalisti e 22 fotografi al seguito della squadra e i vari partecipanti ai Day Camp e all’Inter Village (numeri forniti da Visit Trentino).
In pratica, è come se per quindici giorni Pinzolo raddoppiasse gli abitanti, con la differenza che chi arriva per seguire il ritiro dell’Inter genera un ritorno economico che resta tutto qui, sul territorio di questo paese della Val Rendena, sulle Dolomiti.
Un indotto quantificabile in cinque milioni di euro, a fronte di un investimento di circa un milione di euro. Un investimento a cui, spiega l’assessore al turismo e alla cultura del Comune di Pinzolo, Anita Binelli, “contribuiscono tutti coloro che vivono in questo territorio, dalla Provincia di Trento ai Comuni della Val Rendena ai singoli commercianti ed esercenti delle attività di questa zona. Anche con piccole quote individuali, tutti hanno dato il loro contributo per rendere possibile tutto ciò”.
E che sia un investimento fruttuoso non ci sono dubbi: “Sì, l’investimento è significativo”, spiega l’assessore Binelli, “ma genera un ritorno determinante per la nostra stagione estiva”, soprattutto con una squadra come l’Inter. “Sì, diciamo che l’Inter, insieme al Milan e alla Juventus (che in passato ha effettuato il proprio ritiro proprio qui, ndr) è una delle squadre con più tifosi al seguito. Inoltre a Pinzolo siamo facilmente raggiungibili da Milano, quindi ogni giorno assistiamo a una sorta di ‘pendolarismo’ di tifosi che trascorrono la giornata sul nostro territorio e la sera tornano a casa”.
Ancora una volta, dunque, le sedi dove i grandi club calcistici svolgono la loro preparazione estiva precampionato si confermano come un baluardo del legame fisico tra il mondo del calcio e le persone: “Certo, la possibilità di vedere il proprio beniamino, il proprio campione preferito dal vivo, a pochi passi, è qualcosa che nessuna partita vista in tv può eguagliare. E in questo l’Inter è esemplare, perché organizza serate ed appuntamenti tra i giocatori e i tifosi, lasciandosi avvicinare con grande disponibilità”. Una disponibilità che fa piacere a tutti i sostenitori della squadra di Moratti e di capitan Zanetti (e da quest’anno anche di Mazzarri), e che soprattutto dimostra come i ritiri estivi delle squadre siano un momento importantissimo non solo di sport, ma anche di socialità. E di economia, certo.
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I ritiri estivi delle squadre di Serie A e il legame che resiste tra calcio e territori