Sull’esempio di Madrid, anche la Capitale vuole “vendere” la metropolitana ai grandi marchi internazionali. Pubblicità che farebbe bene alle casse dell’Atac
Sull’esempio di Madrid, anche Roma potrebbe marchiare con i (migliori) brand commerciali le stazioni della linea metropolitana cittadina: loghi famosi che accompagneranno e forse si sostituiranno a quelli tradizionali delle più importanti fermate del metrò. Ovvero, la stazione Termini, piazza di Spagna e piazza Barberini.
Qualche giorno fa è rimbalzata dalla Spagna la notizia che a Madrid, dal prossimo settembre, la linea roja della metro diventerà la linea Vodafone, e la fermata di Puerta del Sol, cuore pulsante della capitale spagnola, cambierà il nome in Vodafone Sol. Una scelta dettata da buchi di bilancio che non possono essere ignorati, ma anche una scelta di marketing territoriale che si inserisce nel contesto del legame tra pubblico e privato.
Anche a Roma, quindi, i grandi brand potrebbero portare capitali nuovi nelle sofferenti casse dell’Atac (156 milioni di perdite nel 2012). E anche a Roma potrebbe essere la Vodafone la prima azienda a sponsorizzare la stazione di Termini. Il colosso della telefonia, infatti, avrebbe presentato un’offerta più alta rispetto a quelle di Coca Cola e Armani, che potrebbero “consolarsi” andando a sponsorizzare le stazioni di piazza di Spagna e piazza Barberini.
Ne parla il Corriere della Sera di lunedì 17 giugno:
«Prendi la linea A, scendi a Termini/Vodafone e aspettami in piazza dei Cinquecento, sotto la statua di papa Wojtyla...». «Ci incontriamo all'uscita Spagna/Coca Cola?»«Lo sai? Mi hanno fermato i controllori! Ero all'altezza di Barberini/Armani...». Sono scambi di battute, appuntamenti da prendere ogni giorno, collocati in un futuro non lontano. Anzi: vicinissimo. Stando ai rumors filtrati dall'Atac, la decisione è infatti già presa. E l'annuncio sarebbe imminente:sulla scia di quanto accaduto a Madrid, dove la famosa fermata «Puerta del Sol» (nella piazza-simbolo degli indignados) è diventata «Vodafone Sol», il rebranding sta per scattare anche sulla linea A della metropolitana romana.Il progetto, nato per tamponare le forti perdite dell'azienda (156 milioni nel 2012), era stato ventilato a gennaio dall'amministratore delegato Roberto Diacetti. Ma nel frattempo, in sordina, al riparo dai clamori della campagna elettorale, è andato avanti. Tanto da diventare realtà. La prima a cambiare nome sarà la fermata «madre» dell'underground capitolino: Termini.
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