Si è conclusa domenica la 33ª edizione della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo. A fronte di una partecipazione da parte di stand istituzionali e tour operator visibilmente inferiore rispetto agli scorsi anni, si è assistito alla programmazione di incontri e conferenze dai temi attuali, a cominciare dalla presentazione del Piano di sviluppo strategico del turismo italiano fino al 2020.
Uno spunto di riflessione molto interessante è arrivato dall’incontro che ha analizzato i risultati del “3° rapporto sugli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo” realizzato dalla Fondazione Univerde con IPR Marketing. Secondo questo studio, la maggior parte degli intervistati associa l’idea di turismo al concetto di comodità e relax, seguito a ruota dall’arricchimento culturale. Fin qui, nulla di nuovo. Ma l’aspetto da tenere sotto osservazione è che le principali attrattive vengono oggi identificate, oltre che nell’offerta culturale, anche nella natura incontaminata e nelle bellezze paesaggistiche. A completare il quadro, la conferma della consapevolezza di come il turismo possa creare danni all’ambiente e il fatto che il vincolo della sostenibilità rappresenti per oltre il 50% degli intervistati un’opportunità di crescita per lo sviluppo economico delle aree turistiche. A stridere con questa affermazione, la percezione sull'offerta turistica ecosostenibile delle principali città italiane: un riscontro poco confortante, perché l'unica a superare di poco la sufficienza è Firenze (con 6,3 su 10 come voto medio), mentre Napoli (voto 4), Bari (voto 4,1) e Palermo (voto 4,3) sono le ultime in classifica.
Incoraggiante è invece il fatto che a scegliere mete green siano soprattutto i giovani sotto i 35 anni: un target da tenere sotto osservazione perché rappresenta un indicatore per capire dove probabilmente andrà il turista del futuro. Un turista che, oggi, sceglie per il 70% internet come strumento per pianificare il suo soggiorno ecoturistico, rivolgendosi principalmente ai motori di ricerca e a siti specializzati. Da non sottovalutare anche come il 39% degli intervistati sarebbe disponibile a pagare un 10-20% in più in cambio di precise garanzie ambientali, mentre la grande maggioranza dichiara di scegliere, a parità di spesa, strutture costruite con criteri ecologici e che offrono servizi eco. È quindi il momento degli agriturismi, delle aree protette e dei parchi naturali.Un suggerimento che andrebbe tenuto in considerazione da chi oggi si occupa di turismo e che infatti grandi gruppi come NH Hoteles, Alpitour e UNA Hotels&Resorts pongono già nelle loro strategie aziendali attraverso progetti ad hoc.
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It ended on Sunday the 33th edition of the BIT, the International Tourism Exchange. Against the participation of institutional stands and tour operators visibly lower than in previous years, we have witnessed the planning of meetings and conferences from current issues, starting with the presentation of the Strategic Development Plan of the Italian tourism until 2020.