Una tendenza in continua crescita: ciclismo, maratone e trekking mobilitano più turisti di calcio, basket e volley
Il confine tra sport e turismo si sta facendo sempre meno netto, e anzi si sta consolidando un legame sempre più forte. Un legame che vale 9 miliardi di euro solo in Italia (in crescita rispetto all’anno scorso, quando la quota italiana era di 8,5 miliardi su un giro d’affari mondiale di 480 miliardi). A dirlo è Andrea Cozzi, di Tourism For Sport: “Nonostante si tratti di un settore che non ha una sua precisa definizione, possiamo stimare che il suo giro d’affari in Italia è di 9 miliardi di euro”. Sull’interconnessione sempre più forte tra viaggi e attività sportive, inoltre, Cozzi sottolinea come “bisogna considerare che un italiano su quattro sceglie la meta delle proprie vacanze anche in virtù dell’offerta sportiva”.
Il turismo sportivo è una tendenza in forte crescita negli ultimi anni: basti pensare che dal 2007 sono aumentati del 25% i flussi turistici e del 20% la spesa dei viaggiatori. A crescere è poi anche il novero degli sport che attirano flussi turistici: se 6 anni fa lo sci e gli sport invernali assorbivano il 49% del turismo sportivo in Italia, oggi quella quota è scesa al 42%; una diminuzione di percentuale “dovuta solamente alla crescita delle altre discipline” spiega ancora Cozzi.
E non è solo il calcio a far concorrenza allo sci. Perché da un lato è vero che una finale di Champions League può valere 400 milioni di euro per la città ospitante, che i fondi spesi dal Brasile per i prossimi mondiali saranno ripagati in un mese di manifestazione, e che i ritiri precampionato delle squadre di Serie A generano indotti milionari sui territori montani che li ospitano con una sapiente strategia di marketing territoriale (si vedano i casi di Sampdoria, Napoli e Inter). Ma come spiega ancora Cozzi di Tourism For Sport “ciclismo, maratone e trekking mobilitano più turisti di calcio, basket e volley”. Per quanto riguarda il ciclismo, ad esempio, una cifra indicativa è quella elaborata dall’Istituto Nielsen, secondo il quale una tappa del Giro d’Italia porta un indotto di 110 milioni di euro sulla località ospitante. “E la cosa da sottolineare è che sono eventi destagionalizzanti perché la maggior parte delle manifestazioni si tengono da aprile a giugno” dichiara Cozzi, riferendosi anche a maratone e trekking. “Nel 2011 in Italia sono stati 11 milioni i viaggi effettuati per seguire gli eventi sportivi di cui il 20% all’estero. Inoltre sono state trascorse 60 milioni di notti nelle strutture ricettive” ha specificato Ferdinando Pillon, rappresentante dei progetti speciali di Tourism For Sport.
E proprio Tourism For Sport ha organizzato un evento che si svolgerà il 15 e il 16 ottobre all’Idroscalo di Milano con il tema “Presente e Futuro del Turismo Sportivo Nazionale e Internazionale - Risorsa Economica e Nuova Occupazione”.
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