Una sperimentazione innovativa per valorizzare turisticamente il territorio, varata dalla Consulta Regionale per i Beni Culturali ecclesiastici e dalla Fondazione CRT
Anche il mondo ecclesiale si modernizza e ricorre alle tecnologie digitali. Così App e codici QR entrano in chiesa per facilitare l’accesso di fedeli e visitatori in tempi post-coronavirus ma soprattutto per consentire una migliore fruizione e valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico e culturale.
Con un proprio progetto sperimentale ideato dalla Fondazione CRT e denominato Chiese a porte aperte, la Consulta per i Beni culturali ecclesiastici del Piemonte e Valle d’Aosta traccia una via che in futuro potrà essere seguita da altre regioni. Si tratta di una app che consente di aprire e visitare autonomamente una prima serie di monumenti dislocati in varie zone del Piemonte. L’App Chiese a porte aperte gestisce diverse operazioni, dalla prenotazione della visita all'apertura automatizzata della porta.
Dapprima occorre scaricare l’app dagli store per i dispositivi iOS e Android, poi segue la procedura guidata di registrazione sulla stessa app o sul portale www.cittaecattedrali.it. Una volta entrati nel sistema si possono visualizzare i beni visitabili, prenotare la visita secondo le modalità preferite con data, orario e numero di persone.
Sul luogo di visita occorre effettuare l’accesso tramite QR e si viene guidati alla scoperta del bene al suo interno attraverso un’installazione multimediale costituita da una narrazione storico-artistico-devozionale accompagnata da un sistema di luci mobili e di microproiettori.
Il controllo nella singola chiesa, cappella, santuario o abbazia è garantito da un sistema di videosorveglianza che registra i volti dei visitatori (già identificati al momento della prenotazione) e ne rileva il numero, individua eventuali comportamenti scorretti e lancia un allarme. La narrazione all’interno, ad esempio il racconto degli affreschi, è disponibile in italiano e inglese ed è guidata dalle luci programmate.
"Chiese a porte aperte" costituisce un notevole passo avanti sul piano turistico e culturale perché spesso si tratta di edifici non custoditi e quindi normalmente chiusi.
I beni ecclesiastici che al momento rientrano nella sperimentazione sono:
GIAVENO cappella di San Sebastiano
PIOZZO cappella di San Bernardo
MACRA chiesa di San Salvatore
LEMIE DI LANZO cappella di San Giulio
SERRAVALLE LANGHE oratorio di San Michele
MOMBARCARO cappella di San Rocco
SOMMARIVA PERNO santuario di N. S. del Tavoleto
BARDONECCHIA (MELEZET) cappella di San Sisto
BARDONECCHIA (LES ARNAUDS) cappella di Notre Dame du Coignet
CHIOMONTE cappella di Sant'Andrea delle Ramats
SANTA VITTORIA D'ALBA confraternita di San Francesco
LUSERNETTA cappella di San Bernardino
VILLAFRANCA PIEMONTE chiesa di Santa Maria di Missione
Riccardo Caldara
Twitter @riccardocaldara
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Immagine di copertina: Chiesa di Santa Maria di Missione a Villafranca. Foto di Laurom, licenza cc by sa 3.0