Nei primi sei mesi del 2018 toccata quota 19 milioni di visitatori in Emilia-Romagna, in crescita sia i turisti italiani (+5,8%) sia gli stranieri (+10,2%)
Se la stagione dello scorso anno è stata considerata un successo per il turismo in Emilia-Romagna, il 2018 si presenta molto positivo al giro di boa. Nei primi sei mesi del 2017 in Emilia-Romagna erano state registrate 18 milioni di presenze, nello stesso periodo di quest'anno la quota ha superato i 19 milioni con una media di oltre tre milioni di turisti al mese (+6,9%). A segnalarlo è la Regione Emilia-Romagna sul suo sito riportando i risultati dell'ultima rilevazione dell’Osservatorio turistico regionale di Unioncamere Emilia-Romagna elaborata da Trademark Italia. Dalla Riviera all'Appennino fino alle città d'arte e cultura il successo è condiviso da tutti i settori regionali con le loro rispettive caratteristiche e peculiarità: in Riviera nel periodo gennaio-giugno 2018 si registra un +4,5% degli arrivi e +4,3% delle presenze. Il bilancio durante lo stesso periodo nelle maggiori città d'arte e d'affari presenta un +12,1% degli arrivi e +10,1% delle presenze, mentre in Appennino la crescita è del 5,4% negli arrivi, +10% presenze. Superati già i 5,8 di arrivi complessivi: +8% rispetto ai circa 5,4 milioni della prima metà dell'anno scorso di provenienza sia interna-nazionale (+6,9% gli arrivi e +5,8% le presenze) sia internazionale (+11,4% gli arrivi e +10,2% i pernottamenti) tenendo conto sia delle attività direttamente riconducibili al turismo (alloggi, ristorazione, attività agenzie di viaggio e tour operator), sia dall'indotto di attività che comunque traggono beneficio dalla spesa turistica.
In Riviera crescono sia le presenze nazionali (+3,6% di arrivi e +3,0% di pernottamenti) che quelle internazionali (+8,2% arrivi e +8,6% pernottamenti). Per quanto riguarda l’estate, nel trimestre maggio-luglio si registra un incremento degli arrivi del +3,3% e delle presenze del +2,4% ma - come speficano dalla Regione - si tratta ancora di dati provvisori. Il bilancio del periodo gennaio-giugno 2018 nelle maggiori città d’arte e d’affari dell’Emilia-Romagna presenta un incremento importante degli arrivi (+12,1%) e superiore al 10% delle presenze. In crescita sia la clientela italiana (+11,8% degli arrivi e +9,2% delle presenze) che quella internazionale (+12,7% di arrivi e +11,4% di presenze). Buone performance confermate dai numeri dell’aeroporto Marconi di Bologna. Previsto il segno più anche nei prossimi mesi in quel di Modena come dimostra la decisione, dal 1° agosto, di tenere aperto tutti i giorni l'ufficio di informazione e accoglienza turistica (Iat) di piazza Grande. Dal mese di agosto in avanti, infatti, lo Iat sarà aperto tutti i giorni con orario continuato e chiuderà solo a Natale e Pasqua. Un altro esempio virtuoso legato alla cultura è il circuito dei Castelli del Ducato su cui la Regione punta molto, forte degli oltre 500 mila ingressi nel 2017 nei 31 castelli del circuito. Il portale web dedicato ai castelli ducali che vanno da Parma a Piacenza nei primi sei mesi del 2018 è cresciuto in termini di visualizzazioni del 5,9% e la sede del circuito, Rocca Sanvitale di Fontanellato (Pr), ha registrato oltre 2.400 visitatori in più, confermando l’aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno all’incirca del 5%. Spicca il Castello di Fontanellato dal 2015 a oggi ha invece registrato +18,35%. Complessivamente, in questo 2018, tra le pagine più ricercate nel portale www.castellidelducato.it, oltre ai castelli spiccano la pagina ‘mercati e mercatini’ con un +52%; poi ‘itinerari’ +14%, ‘tarocchi del Ducato’ +13%; ‘scuole’ +8% e ‘feste, enogastronomia, tradizioni’ +6,68%, con un +10,11% di ricerche attivate da mobile smartphone. L'obiettivo della rete - come si legge sul sito Regioni.it - è di "allargarsi a Reggio Emilia inserendo nel portale del circuito ducale (1 milione e mezzo di visualizzazioni) il Comune di Canossa con il Castello di Canossa, di Rossena e la Torre di Rossenella, il Comune di Quattro Castella con il Castello di Bianello e quello di Reggio Emilia con la Sala del Tricolore, per un racconto sempre più corale del territorio. Il primo passo di un percorso che guarda all’intera Destinazione Emilia".
Tornando ai dati dell'analisi di Trademark Italia buona ricettività è stata registrata anche sull'Appennino con una crescita del +5,4% degli arrivi e quasi del doppio per quanto riguarda le presenze delle presenze (+10,0%). In aumento la clientela italiana (+3,3% di arrivi e +8,6% di presenze), ma ancor più quella internazionale (+16,7% di arrivi e +16,1% di presenze) a conferma di una crescente attrattività del territorio in chiave ambientale-naturale e sportiva: turismo lento, attivo e sostenibile.
Funziona molto bene anche l'offerta termale targata Emilia-Romagna che nel 2018 presenta un buon incremento degli arrivi (+19,3%) ed anche delle presenze (+7,9%) nelle strutture ricettive. Da un lato la clientela italiana mostra segnali di affezione alle terme regionali (+18,8% di arrivi e +5,0% di presenze), con apprezzamento per i diversi tentativi di riconversione dal tradizionale termalismo sanitario verso il benessere ed il wellness, e dall’altro la clientela internazionale registra un incoraggiante “ritorno” (+21,6% di arrivi e +22,8% di presenze) dopo la forte flessione registrata nel 2017.
La ricerca commissionata da Unioncamere conferma anche l’interesse per le “Altre località”, la voce introdotta nei monitoraggi dal 2016, che comprende i comuni che non rientrano, per le loro caratteristiche, nei prodotti turistici tradizionali, come ad esempio Carpi e Fidenza, oppure Sassuolo e Imola, che confermano un aumento degli arrivi (+9,7%) e della presenze (+14,7%).
Emanuele Franzoso
Twitter @EFranzoso