La Camera ha approvato all'unanimità il disegno di legge per il recupero delle linee ferroviarie dismesse in territori di interesse turistico e archeologico
La storia d’Italia tra fine Ottocento ed inizio Novecento è passata attraverso ponti, gallerie e treni, tracciati ferroviari che hanno segnato un’epoca e che oggi sono testimonianza tangibile della memoria storica. Alcune di queste linee ferroviarie si trovano nei pressi di aree di pregio naturalistico ed archeologico, luoghi particolarmente belli, in grado di suscitare emozioni e attrarre visitatori.
Un nuovo modo di fruire di questi capolavori di archeologia industriale è riconvertire i vecchi tracciati in luoghi di interesse turistico, avendo come priorità il riuso e la valorizzazione in un’ottica sostenibile.
Il disegno di legge è stato da poco approvato all'unanimità dalla Camera dei Deputati ed è passato al Senato per colmare un vuoto legislativo che impedisce la corretta fruizione di questi percorsi. La priorità è il recupero dell’esistente, infatti molte infrastrutture sono in ottimo stato e il loro ripristino non comporta costi elevati. Così facendo, oltre a valorizzare luoghi incantevoli, molto spesso in stato di abbandono, sarà possibile tenere in vita la memoria storica, valorizzando il prezioso patrimonio architettonico, fatto di stazioni, caselli, gallerie e suggestivi ponti. Puntando l’attenzione sul recupero delle infrastrutture già esistenti è possibile sviluppare una forma di turismo ecosostenibile che sarà occasione di crescita economica per territori poco conosciuti ma ricchi di attrattive. L'istituzione di ferrovie turistiche consentirà la collaborazione tra le realtà associative che da anni si occupano di promuovere la salvaguardia di queste opere architettoniche e le istituzioni, che hanno compreso l’importanza e il valore del patrimonio architettonico, con un grande potenziale turistico.
Il provvedimento passato alla Camera dei Deputati prevede il ripristino di ben 16 linee ferroviarie da nord a Sud del Paese: Sulmona-Castel di Sangro, Cosenza-San Giovanni in Fiore, Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio, Sacile-Germana, Palazzolo-Paratico, Castel di Sangro-Carpinone, Cesa-Ormea, Mondas-Arbatax, Isili- Sargano, Sassari-Palau Marina, Macomer-Bosa, Alcantara-Randazzo, Castelvetrano-Porto Palo di Menfi, Agrigento-Porto Empedocle, Noto-Pachino, Asciano-Monte Antico, Civitavecchia-Capranica-Orte, Fano-Urbino.
Debora Calomino
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