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È ormai da diversi anni che, con l'obiettivo di aumentare gli arrivi e le presenze, le destinazioni turistiche e gli operatori dell'ospitalità europei e italiani stanno amplificando gli sforzi per conquistare i turisti provenienti da Paesi sempre più lontani, che evidenziano una crescita economica interessante e la conseguente formazione di una classe media e medio-alta, che tra le sue priorità di spesa sempre più spesso prevede viaggi e vacanze all'estero.

Cina, Russia, Brasile sono i mercati che fino ad ora hanno suscitato il maggior interesse. In realtà, c'è un altro grande mercato sul quale non si è ancora posata una adeguata attenzione da parte degli operatori del turismo, ma che ha tutti i numeri per generare interessanti aspettative di crescita nel corso dei prossimi anni. Mi sto riferendo ai Paesi del Medio Oriente (Middle East) e del Lontano Oriente (Far East) a prevalente fede musulmana. E chi lo dice è il UNWTO, l'Organizzazione Mondiale del Turismo, secondo cui l'anno scorso sono stati 108 milioni i musulmani che hanno viaggiato nel mondo (il 10% dei flussi turistici globali), provenienti soprattutto dall'Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Malaysia, Iran, Indonesia e Kuwait, generando una spesa complessiva di 133 miliardi di dollari.

Ma il dato che dovrebbe far riflettere sull'enorme potenzialità di questo mercato sono le proiezioni per il 2020, diffusi dalla stessa Organizzazione: durante quell'anno viaggeranno per il mondo 150 milioni di musulmani che genereranno una spesa compresa tra i 188 e 192 miliardi di dollari, e una crescita inter-annuale del 4,8% contro il 3,8% degli altri mercati. Quindi, il mio consiglio è quello di abbandonare eventuali stupidi e insensati stereotipi, così come le resistenze culturali che spesso ci caratterizzano, e che cristallizzano la nostra capacità di pensare in modo oggettivo alle opportunità che ci circondano, e incominciare a studiare le specifiche caratteristiche di questi turisti potenziali per valutare l'opportunità di sviluppare un'offerta specifica in linea con le loro peculiarità religiose, pensando anche alle strategie di marketing e di comunicazione che si potrebbero sviluppare per attrarli verso il Bel Paese.

Di fatto, dopo il Regno Unito, l'Italia è la destinazione europea più conosciuta; nel 2014 l'hanno visitata circa un terzo dei turisti che hanno fatto un viaggio in Europa, attratti soprattutto dall'offerta culturale di valore, dalla presenza di luoghi molto differenti tra loro, e dalla possibilità di fare shopping di alta qualità, anche se la visita al nostro Paese è inserita all'interno di un tour multi-destinazione.

E dopo la Francia, il nostro Paese si posiziona in seconda posizione tra quelli (europei) preferiti che i turisti di fede musulmana desiderano includere nella loro futura wishing list per quanto riguarda le destinazioni di vacanze. Purtroppo però il desiderio rischia di non trasformarsi in decisione di vacanza a causa della quasi totale assenza di attenzioni e servizi disegnati secondo i principi Halal, ovvero considerati permessi, salutari e beneficiosi dalla legge coranica, che riguardano soprattutto la ristorazione, la possibilità di avere a disposizione spazi da dedicare alla preghiera, oppure ambienti riservati alle donne e alle famiglie, tutti aspetti che nel loro complesso soddisfano le loro esigenze più importanti.

In questo caso sono le nostre destinazioni e le nostre strutture turistiche che perdono una grandissima opportunità, a tutto vantaggio di altri Paesi nostri competitor come Spagna, Germania e Regno Unito, che già da tempo sono pronti ad accoglierli garantendo loro un'accoglienza a cinque stelle, ovviamente riferendomi a quello che per loro è importante, e per i quali sono disposti a ricompensare con una capacità di spesa decisamente superiore rispetto a quella di molti altri mercati: cinesi, russi e brasiliani inclusi.

 

Federico Belloni

Consulente internazionale per il settore turistico e alberghiero, e docente universitario. È specializzato nello studio delle tendenze della domanda turistica internazionale e nello sviluppo di strategie e azioni di marketing turistico per destinazioni e strutture ricettive.

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