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Da Renzi a Simonetta Giordani, impegni concreti per il prodotto Italia

 

Sulle pagine di questa testata, martedì abbiamo riportato le dichiarazioni di Bernabò Bocca, che spronava il governo a discutere il decreto Valore Turismo, intrappolato da un anno nelle lungaggini del Trasatlantico. Lo stesso pomeriggio, mentre Matteo Renzi rispondeva alle domande di utenti, sostenitori e cittadini su Twitter a #matteorisponde, è arrivata la domanda: "Che fine ha fatto il decreto turismo?".
Il leader democratico ha risposto di non avere esattamente idea di dove si sia arenato, ma "assicuro che il turismo è una delle sette sfide del Jobs Act".  Nella bozza che anticipa la stesura dell’acclamato Jobs Act, pubblicata il 9 gennaio sul sito del PD, Turismo, cultura, agricoltura e cibo è la prima voce dei sette settori su cui sarà disegnato un piano industriale ad hoc con indicazione delle singole azioni operative e concrete necessarie a creare posti di lavoro. Il leader del PD scrive: "L’Italia ha tutto per farcela. Un cambiamento radicale partendo dall’assunto che il sistema paese ha le risorse per essere leader in Europa e punto di attrazione nel mondo. L’obbiettivo è creare posti di lavoro, rendendo semplice il sistema, incentivando la voglia di investire dei nostri imprenditori, attraendo capitali stranieri. Per il World Economic Forum siamo al 42˚ per competitività dopo la Polonia e la Turchia. Vi sembra possibile?".
Le buone intenzioni di Matteo Renzi hanno ricevuto prontamente il plauso di Renzo Iorio: "La bozza del Jobs Act è un segno importante e un asse su cui lavorare subito e a fondo per creare nuovi posti di lavoro e incentivare gli investimenti da parte dei nostri imprenditori". Il leader di Federturismo vuole che dalla teoria si passi alla pratica: "Ci auguriamo che questa proposta possa realmente confluire in un nuovo documento tecnico che semplifichi le procedure amministrative, renda il mercato del lavoro più dinamico per dare una prospettiva concreta di crescita sostenibile e concrete prospettive rispetto al tema della disoccupazione giovanile".
Il molto rumore sul Jobs Act di Renzi e Iorio sembra smuovere anche le nuvole che coprivano il destino del Decreto Valore Turismo: nella giornata di mercoledì, Simonetta Giordani, sottosegretario del Mibact, il  Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, ha annunciato che il documento sarà oggetto della riunione del primo consiglio dei ministri del mese di febbraio. Giordani ha anticipato alcuni contenuti del documento: buoni vacanza a sostegno della domanda interna e un più forte coordinamento centrale con una cabina di regia della quale farà parte anche la conferenza Stato-Regioni, inoltre dovrebbero essere implementate misure a sostegno di strutture ricettive e alberghiere e il restyling di Italia.it, la vetrina web del paese, probabilmente  affidato all’ENIT, che dovrebbe diventare direzione del marketing del prodotto Italia.
Si schiariscono dunque gli orizzonti del turismo italiano: in attesa del consiglio dei ministri, non resta che augurarsi che il leader del PD  vada d’accordo con Enrico Letta.

 

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