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Torna il grande golf a Udine con l’unica tappa italiana dello European Senior Tour. In Carnia si guarda alla miniera di Cudinico come a una meta turistica che offre emozioni

Da sempre capofila del progetto "Italy Golf&more" che vede coinvolte altre dieci regioni, il Friuli Venezia Giulia si focalizzerà sul mercato del golf per rafforzare il settore dell'accoglienza di ospiti italiani e stranieri in regione, che nei primi sette mesi del 2016 ha già fatto registrare il segno positivo, evidenziato anche dai primi risultati estivi. Il golf è una delle strategie regionali di Promoturismo FVG e si pone l’obiettivo di generare un nuovo flusso di turisti che favoriscano la destagionalizzazione dell'offerta turistica.
Il panorama mondiale di questo sport è favorevole e fa registrare una crescita esponenziale: negli ultimi 25 anni il numero di golfisti è infatti più che triplicato, la fornitura di golf è raddoppiata e nel 2014 il volume delle prenotazioni legate al turismo golfistico è cresciuto dell'80% rispetto all'anno precedente.
Tra le attività previste la più significativa è una prestigiosa competizione golfistica. Dopo 6 anni di assenza dall'Italia l'unica tappa italiana dello European Senior Tour si terrà al Golf Club Udine dal 21 al 23 ottobre e accoglierà i più importanti campioni senior europei per la tappa dell'Open. Per il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, sarà un momento fondamentale per dimostrare le capacità organizzative del Friuli Venezia Giulia.
"Si tratterà di una fase prodromica in vista della celebre Ryder Cup, la competizione a squadre più famosa del golf, che sarà ospitata per la prima volta nella storia in Italia, a Roma nel 2022, quando ci prepareremo a un'esposizione di portata internazionale" sottolinea Bolzonello. "In quella occasione la nostra Regione collaborerà in prima linea con la Federazione Italia Golf".

Ma la Regione si sta muovendo anche sul fronte del turismo emozionale. Ne è un esempio la valorizzazione della ex miniera di carbone di Cludinico, un luogo poco conosciuto ma che è stato una realtà importante per la Carnia fino agli anni ‘50. Nel periodo di massima espansione vi hanno lavorato circa 1600 minatori i quali, nel corso del tempo, hanno scavato gallerie per una lunghezza complessiva di 120 chilometri. Il materiale fossile, formatosi 250 milioni di anni fa, è stato estratto arrivando ad una profondità di alcune centinaia di metri. Museo della Miniera di Cudinico che ripercorre la storia dell’estrazione del carbone in Carnia. Collocato nell’edificio che un tempo ospitava il magazzino del villaggio minerario, il Museo della Miniera di Cludinico è stato inaugurato nel 2008. Nel tempo ha raggiunto un picco di 600 visitatori giornalieri che, accompagnati da un gruppo di guide e volontari composto da una ventina di persone, visitano i suggestivi cunicoli. Ora necessita di piccole migliorie, come una nuova viabilità di accesso alla ex miniera e la sistemazione della mulattiera che conduce ai cunicoli. L'impegno e l'attenzione della Regione sono stati garantiti da Sergio Bolzonello durante una visita d’agosto. Per il vicepresidente questo supporto consentirà di infrastrutturare un territorio, quello della Carnia "che, sotto il profilo turistico, è straordinariamente appetibile. Oggi il visitatore cerca delle mete che siano in grado di offrirgli emozioni. E la montagna friulana è ricca di luoghi che rispondono a queste caratteristiche".

 

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