“Culturability – Spazi d’innovazione sociale” è il bando promosso dalla Fondazione Unipolis in collaborazione col MiBACT. Mentre tutto il mondo guarda alle tensioni sociali che nascono nelle periferie urbane, l’Italia punta alla creatività come motore di uno sviluppo sostenibile e vicino ai giovani
Cultura e creatività per lo sviluppo sostenibile delle periferie urbane, in una sinergia virtuosa tra settore pubblico e iniziativa privata: sono questi gli elementi portanti del bando “Culturability – Spazi d’innovazione sociale” promosso dalla Fondazione Unipolis.
Martedì 17 novembre, presso la sede romana del MiBACT, si è svolto l’incontro “Cultura, creatività, rigenerazione urbana. Progetti di sviluppo sostenibile”, con la partecipazione del ministro Dario Franceschini. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i 6 progetti selezionati con il bando Culturability.
Franceschini ha lodato il bando di Unipolis, affermando che si tratta di “un’iniziativa assolutamente positiva perché viene da privati e va esattamente nella direzione di valorizzare lo straordinario patrimonio di talenti e di creatività che, legate a nuove imprese e start up, è davvero una potenzialità per il sistema-Paese. Non si fa soltanto una cosa positiva aiutando chi ha una buona idea, ma la si fa per la comunità”. Sul tema della rigenerazione delle periferie urbane, il ministro ha sottolineato: “Per la prima volta nei Pon (programmi operativi nazionali, ndr) cultura nazionale una parte, 114 milioni di euro, è dedicato alle industrie culturali creative, in questo caso delle regioni del Mezzogiorno”.
Un tema, quello delle periferie, su cui più volte nel corso degli ultimi anni il ministero delle attività culturali si è soffermato, e che registra una crescente attenzione internazionale soprattutto considerato il disagio dei giovani delle periferie europee da cui in questi anni sono sfociate tensioni sociali con conseguenze spesso drammatiche (si pensi alle banlieue parigine).
“Rivitalizzare le periferie attraverso l’azione dei giovani e del mondo dell’associazionismo è un’iniziativa positiva, che va proprio nella direzione dello sforzo che deve intraprendere il Paese per recuperare il forte ritardo nel sostegno e nella valorizzazione del contemporaneo” ha proseguito nella sua analisi il ministro Franceschini “Un’azione che può e deve essere legata, come dimostrano i progetti presentati oggi, alla riqualificazione delle periferie delle nostre città. Per questo nel riformare il ministero ho fortemente voluto una nuova Direzione Generale per l’arte e l’architettura contemporanea e le periferie urbane, che a breve varerà un bando da 3 milioni di euro per cofinanziare progetti culturali promossi dai Comuni nelle periferie”.
“Dopo aver vinto nel secolo scorso la grande sfida della preservazione dei centri storici delle nostre città, le periferie sono la grande sfida di questo secolo: siamo chiamati a riqualificare i luoghi in cui vive, lavora e sogna la gran parte della popolazione del Paese e in questo l’arte contemporanea può essere determinante” ha concluso il ministro.
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Fonte immagine: pagina Facebook culturability