Una guida con app scritta da persone con sindrome di Down e dedicata alle persone con disabilità intellettiva che vogliono scoprire alcune tra le più belle città europee
Si chiama "Smart tourism guide" ed è la nuova applicazione che permette di scaricare sul proprio tablet o smartphone le guide ad alta comprensibilità pensate per le persone con problemi cognitivi. Il nuovo strumento è stato realizzato dall'Aipd (associazione italiana persone con sindrome di Down) ed è stato presentato insieme al nuovo sito dedicato al turismo accessibile e all'ultima guida delle città europee, quella su Venezia.
Sia l'app che la guida, spiega il "Redattore Sociale", sono stati realizzati nell'ambito di progetti europei (Smart Tourism e Turisti non per Caso) coordinati dall'associazione, a cui hanno partecipato complessivamente 7 organizzazioni di rispettivi Paesi europei negli ultimi quattro anni e che hanno permesso la stesura di altrettante guide turistiche in alta comprensibilità di Roma, Venezia, Dublino, Lisbona, Praga, Budapest e La Valletta. Tutte le guide sono scaricabili gratuitamente dal nuovo sito, che come l'applicazione è multilingue e permette di fruire di ogni guida almeno in inglese e nella lingua della città coinvolta.
Le redazioni delle guide erano composte da giovani con sindrome di Down che hanno concordato con le redazioni estere la struttura delle guide e hanno poi testato le guide dei partner visitando le loro città. "Tra gli obiettivi di questo progetto c'è la promozione della cittadinanza attiva europea, cioè di come tradurre in azioni il significato di essere cittadini europei – spiega Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell'Aipd – ci siamo domandati come realizzarlo concretamente e la risposta è stata quella di dare la possibilità a persone con sindrome Down di conoscere altre città, vivere insieme esperienze comuni, conoscere persone di altri paesi".
Un altro proposito che ha portato alla realizzazione della Smart Tourism Guide è poi quello di rafforzare la comprensione tra giovani di differenti Paesi, attraverso la stesura e la redazione di guide turistiche per le quali, spiega Contardi, i redattori hanno percepito uno stipendio. "Le guide non solo sono scritte in modo semplice, ma sono pensate proprio nell'ottica del lettore – aggiunge la coordinatrice – Il nostro impegno è continuare su questo lavoro di inclusione, i progetti europei per i giovani sono un territorio di incontro forte". Proprio per il suo alto livello di comprensione le guide turistiche dell'Aipd non sono pensate solo per le persone con sindrome Down ma per tutti: "Ci sembra – ha concluso Contardi – che ancora una volta l'attenzione alle difficoltà di comprensione di una persona con disabilità intellettiva migliora la qualità di vita per tutti".
Nel corso del convegno, riporta ancora il Redattore Sociale, è stata anche illustrata l'ultima nata della collane di guide ad alta comprensibilità, che riguarda Venezia. Nella guida dedicata alla Serenissima sono state raccolte informazioni utili dalla storia alla toponomastica fino alle corse degli autobus, gli orari di entrata nei musei e i consigli su cosa fare se si visita la città per un solo giorno. A presentarla la redattrice con sindrome di Down, Michela Giannola: "Mi è piaciuto fare questo lavoro perché ho visto tante cose belle; per scrivere la guida ci siamo chiesti quali informazioni servono ai turisti, quali sono le cose più belle da vedere, come ci si muove a Venezia, dove dormire, dove mangiare, qual è la storia della città. Ma grazie a questo progetto sono stata anche a Budapest, lì ho conosciuto persone down come me, in gambissima come noi di Venezia".
"Tutto ciò si è tradotto in un'acquisizione di autostima e di maggior sicurezza nelle proprie possibilità, sia in senso generale, con riflessi positivi nella vita di tutti i giorni, sia con riferimento specifico alla capacità di viaggiare e visitare nuovi luoghi in maniera più autonoma, concretizzandosi in una spinta a ripetere esperienze in tal senso" spiega l'Aipd sul proprio sito. "Le persone con disabilità rappresentano NUOVI TURISTI cui le politiche giovanili dovranno rivolgersi nei prossimi anni con maggiore attenzione. Ed è da loro che viene oggi uno strumento utile per tutti: per chi avrà poco tempo per visitare una città, per chi ha una scarsa conoscenza della lingua, per i bambini, per persone con difficoltà intellettive".
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