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Il governo Renzi ha quasi messo a punto un decreto per rilanciare il turismo italiano: ad affermarlo è lo stesso ministro del MiBACT, che ha spiegato come il punto essenziale della riforma sarà la promozione unica dell'Italia all'estero
Una sorta di anticipazione dell'attesa riforma del Titolo V della Costituzione, quella annunciata da un Franceschini apparso determinato in occasione dell'incontro dell'Osservatorio parlamentare sul Turismo al Senato ieri. Il decreto si propone infatti di superare la frammentazione regionalistica della promozione territoriale e turistica italiana. Franceschini ha ribadito ancora una volta l'importanza di mettere mano al comparto dell'ospitalità e della cultura: "Sono sempre più convinto di ciò che dissi il giorno del giuramento del governo, cioè che sono alla guida del principale ministero economico del Paese, perché nell'era della globalizzazione la vera opportunità di crescita del Paese è investire sulla bellezza, sull'ambiente, sulla cultura e sul turismo".
Il ministro ha poi giustificato lo scetticismo degli operatori: "Sono venti anni che guardo con rabbia alle opportunità enormi che offrono la cultura e il turismo in Italia ma vedo che in fondo la politica non ci ha mai veramente creduto", ma ha promesso una svolta, affermando che "questo governo, che è guidato dall'ex sindaco di una grande città d'arte, vuole portare il turismo e la cultura al centro delle politiche di crescita del Paese. Per riprendere il dialogo con gli operatori riapriremo il Comitato Permanente sul Turismo che si affiancherà al Laboratorio digitale che abbiamo già varato per raccogliere le migliori idee ed esperienze per il rilancio del turismo".
Sulla questione digitale si fonda anche il rilancio del portale Italia.it per promuovere il nostro Paese sui mercati turistici internazionali, proposto dall'Osservatorio parlamentare sul turismo presieduto dall'onorevole Ignazio Abrignani. "Ricreare un rapporto sinergico tra operatori, politica e governo. Le iniziative saranno di portare al centro dell'agenda politica il turismo. Andremo avanti con proposte di legge, dopo l'approvazione delle mozioni unitarie" ha spiegato Abrignani. "Per far tornare i turisti in Italia dobbiamo farci conoscere e riportare i turisti nel nostro Paese con la promozione statale ed il Portale Italia".
Un importante ruolo per il rilancio dell'intero settore lo avranno anche le organizzazioni delle imprese turistiche, come ha detto Domenico Pellegrino, direttore generale della Valtur: "Importante è che il turismo rientri al centro del dibattito economico e politico e che ci sia la consapevolezza del valore non solo in termini di Pil ma anche di riqualificazione professionale. Ad oggi le cose più importanti sono creare delle regole certe ed evitare la frammentazione ed il depauperamento delle risorse disponibili".
Per quanto riguarda invece i compiti del governo, Franceschini ha assicurato che il turismo sarà anche al centro del semestre di presidenza europea dell'Italia e che l'esecutivo si batterà per ottenere per le nostre spiagge e per le nostre guide turistiche la dichiarazione di specificità già ottenuta dalla Francia per garantire una maggiore tutela ai nostri operatori.
Tra le altre misure da inserire nel decreto di prossima approvazione, Franceschini ha poi citato gli incentivi fiscali per alberghi e aziende, il rilancio della formazione e degli istituti turistici, premi per le start up di settore, progetti specifici per i diversi "turismi" (culturale, enogastronomico, ecosostenibile...) e un focus sul Mezzogiorno d'Italia, che ancora non riesce ad attrarre flussi sufficienti di turisti.

 

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