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“Sono appena 5,6 milioni gli italiani che stanno per muoversi per il ponte del primo maggio, un dato in crescita di 1,3 milioni di persone rispetto al 25 aprile, ma che raffrontato con l’omologo ponte dell’anno scorso segna una perdita della domanda dell’8,7%”. È allarmante il dato rilevato dal presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di una indagine condotta da ACS Marketing Solutions dal 15 al 19 aprile. Perché significa che circa il 90% degli italiani trascorrerà queste vacanze a casa.

Massimo Bray, il neo ministro per i Beni e le Attività Culturali con delega al Turismo è andato al giuramento su un’utilitaria. Un segnale adeguato ai nuovi tempi.

Per  far decollare il turismo, però, ci vuole il turbo!

"Fra tutti i compagni di viaggio che si potevano auspicare per il nostro disastrato patrimonio culturale, quello del turismo è sicuramente il più scontato. E il più pericoloso": una battuta, anzi una provocazione, apre la riflessione sul nostro sistema culturale-turistico di Maria Pia Guermandi, archeologa e firma del blog "Nessun dorma" ospitato sul sito internet del quotidiano l'Unità.

La Campania torna indietro di un quindicennio. Nei giorni scorsi, l’Osservatorio Banche Imprese (OBI) ha presentato presso il Museo Correale di Sorrento i dati sul valore aggiunto in Penisola Sorrentina e nella Costiera Amalfitana, parte di un più ampio “Rapporto sul valore aggiunto dei comuni del Mezzogiorno: stime 1995-2012 e previsioni 2013 - 2016”. E il quadro che ne emerge non è dei più confortanti per la Campania, che a causa di ritardi strutturali, sprechi e inefficienze paga un salto all’indietro nei dati economici locali del valore di 51 milioni di euro.

Il turismo natura è sempre più importante: conquista quote di mercato, turisti, e convince l’opinione pubblica con proposte e progetti che rispondono all’esigenza di maggiore eco-sostenibilità in ogni settore. L’ultima iniziativa, in ordine temporale, è quella di AIAB e Legambiente. L’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, infatti, ha sottoscritto con Legambiente un protocollo di collaborazione per avviare un percorso comune – con i marchi Agriturismi Bio-Ecologici AIAB, garanzia AIAB Italia e Legambiente Turismo – che punta a diffondere in Italia e non solo un turismo rispettoso dell’ambiente.

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