L’agenzia nazionale per l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ha presentato i risultati di “Progetto Egadi”: nell’arcipelago che ogni anno accoglie oltre 400.000 visitatori in un anno sono stati ridotti e riciclati i rifiuti e i flussi turistici sono aumentati del 7%
La scienza al lavoro per il turismo sostenibile. Si potrebbe riassumere così “Progetto Egadi”, l’iniziativa nell’arcipelago siciliano presentata in questi giorni da ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
“Progetto Egadi” è un modello-pilota sviluppato e certificato con il duplice obiettivo di offrire un esempio di gestione ecocompatibile dei servizi e del territorio e, allo stesso tempo, di valorizzare e rendere più competitiva l’offerta turistica (un po’ come il progetto intrapreso da Leonardo Di Caprio nel suo isolotto del Belize).
MENO RIFIUTI PIÙ TURISTI - Nelle Isole Egadi – arcipelago che comprende Favignana, Levanzo, Marettimo e altri isolotti minori – si trova l’area marina protetta più grande d’Europa, 53 mila ettari; qui, nei mesi estivi, ai 4.000 abitanti della comunità locale si sommano oltre 400.000 visitatori. Oltre alla formazione, all’informazione, alla mappatura del territorio e alle indagini sul rischio idrogeologico, l’intervento dell’agenzia ENEA ha riguardato la riduzione dei rifiuti (5 tonnellate di plastica in meno in 14 mesi), la produzione di fertilizzante sfruttando la raccolta differenziata, l’introduzione di un marchio di qualità ambientale e un brevetto per gestire i residui spiaggiati di Posidonia (una pianta acquatica). E in un anno, informano da ENEA, i visitatori delle Egadi sono aumentati del 7%.
I risultati del Progetto, che ha vinto il PremioSmart Communities SMAU Milano 2015, sono stati presentati nel corso del convegno “Il turismo sostenibile come motore per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio - Il progetto Egadi, un modello pilota ad alta replicabilità”, che si è tenuto a Roma e che ha visto la partecipazione della senatrice Pamela Orrù della Commissione Lavori Pubblici del Senato e del senatore Stefano Vaccari della Commissione Ambiente, firmatari del disegno di legge “Misure per la crescita nelle isole minori. Laboratorio Isole”.
LE AZIONI INTRAPRESE DA ENEA - Nell’ambito del progetto, a Favignana sono stati realizzati un impianto di compostaggio per la trasformazione della frazione organica dei rifiuti da raccolta differenziata in fertilizzante per il terreno; il trattamento e riuso delle acque reflue e l’installazione di una “casa dell’acqua”, alimentata con pannelli fotovoltaici, per ridurre l’utilizzo di bottiglie di plastica. In 14 mesi sono stati erogati oltre 200.000 litri di acqua ed evitate oltre 5 tonnellate di rifiuti di plastica, peso equivalente a quasi 140.000 bottiglie da 1,5 litri.
L’ENEA ha anche brevettato una procedura per far sì che i residui spiaggiati di Posidonia oceanica non vengano smaltiti come rifiuti ma reimpiantati sui fondali: si sono così accresciute le foreste di Posidonia, importantissime per l’ecosistema marino perché in grado di assorbire grandi quantitativi di CO2 e habitat ideale per la riproduzione di numerose specie ittiche. È stato inoltre creato un marchio di qualità ambientale per le imprese locali che hanno intrapreso un percorso di miglioramento e riduzione dell’impatto ambientale, anche ai fini della valorizzazione dell’offerta turistica. Sono già 60 le imprese che hanno ottenuto la certificazione – gestita dall’Area Marina Protetta delle Egadi – per aver rispettato i criteri di sostenibilità indicati per ciascuna categoria turistica (ristoranti, bar, centri di balneazione, alberghi, attività di noleggio, ormeggio, pescaturismo, centri di immersione e trasporto passeggeri).
AIUTARE GLI OPERATORI LOCALI - Su progettoegadi.enea.it l’ENEA ha pubblicato diverse best practice e benchmark per aiutare i gestori ad analizzare i propri consumi e capire come ridurli. Oltre alle attività di informazione e formazione nelle scuole, l’Agenzia ha realizzato 28 itinerari subacquei per Favignana, Marettimo e Levanzo, raccolti in due volumi “Itinerari sommersi delle Isole Egadi” e pubblicati sul sito egadi.santateresa.enea.it, consultabili anche da smartphone grazie ad appositi QR Code.
Il Progetto EGADI è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Favignana, che comprende anche le isole di Marettimo e Levanzo, e l’Area Marina Protetta delle Isole Egadi (AMP) con finanziamenti del MIUR, nell’ambito dell’iniziativa “Ecoinnovazione in Sicilia – Supporto allo sviluppo delle attività produttive del Sud: interventi pilota per la sostenibilità e la competitività”.
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Nella foto, la Cala Rossa di Favignana. Fonte: welcometoegadi.it