Nonostante le proteste locali, il turismo di Hong Kong continua a crescere, anche se a ritmi meno sostenuti, grazie agli arrivi dalla Cina. L'Arabia Saudita punta sul turismo per diversificare la propria economia. L'attentato in Egitto colpo di grazia all'industria turistica? E in Francia il comparto può salvare l'economia?
Sono 59 milioni i turisti attesi quest'anno a Hong Kong, secondo il locale Tourism Board. A riportare la notizia è il South China Morning Post, che spiega come 45,1 milioni saranno i visitatori che arriveranno dalla madrepatria Cina (60% dei quali per viaggi di un giorno), con un aumento del 10,8%.
In generale, l'incremento di arrivi è stimato intorno all'8,6% rispetto al 2013: un tasso di crescita inferiore a quell'11,7% registrato l'anno scorso, ma come spiega Anthony Lau Chun-hon, direttore esecutivo del Board, il rallentamento nella crescita è abbastanza normale, essendosi ampliata così tanto negli ultimi anni la quota di turisti cinesi. I dati sono stati pubblicati a breve distanza dalle critiche governative verso una protesta di domenica scorsa contro i turisti cinesi, accusati dagli abitanti di Hong Kong di danneggiare l'immagine della città. "Possiamo capire la frustrazione della gente per il degrado causato dai turisti" ha detto il presidente del Board, Peter Lam Kin-ngok "non è ottimale che tutti i turisti vadano nello stesso posto, come Causeway Bay, ma ci sono più di 200.000 persone che lavorano nel turismo, e dobbiamo trovare un equilibrio".
Tourism Board expects 59 million visitors to Hong Kong this year, 45 million from mainland
Il governo saudita sta investendo in misura consistente nel turismo, rivela Ame.info, portale sull'informazione economica in Medio Oriente. Sarebbe di quasi 31 miliardi di Ryal, ovvero 6 miliardi di euro, la cifra degli investimenti nel settore che verrà sostenuta da qui al 2023, con una crescita annuale del 4%. "In prospettiva il contributo del turismo al Pil sarà del 9%: un grande risultato, dal momento che il regno arabo sta cercando di diversificare la propria economia incentrata sul petrolio" ha spiegato l'analista Mark Walsh. Il numero di turisti, entro il 2023, dovrebbe attestarsi su 21,3 milioni all'anno.
Saudi to invest $30.9bn in tourism over next decade
È la fine del turismo egiziano? Se lo chiede il giornale australiano Sydney Morning Herald, dopo l'attentato di domenica scorsa contro un bus di turisti, in cui hanno perso la vita 4 sudcoreani e l'autista egiziano. L'attacco è stato rivendicato da Al Qaeda, spiega la testata australiana, e potrebbe essere il colpo di grazia a un'industria resa assai fragile dalle tensioni e dagli attacchi terroristici che hanno attraversato l'Egitto negli ultimi anni.
Egypt bombing could end country's already fragile tourism industry
http://www.smh.com.au/travel/travel-incidents/egypt-bombing-could-end-countrys-already-fragile-tourism-industry-20140218-hvctt.html
La Francia nel 2013 è ancora leader globale del turismo: il settore, che continua a creare posti di lavoro, potrebbe compensare in parte la crisi industriale. Ma questa leadership è fragile, a causa sia delle procedure fiscali che sovrastimano il settore sia del substrato economico e finanziario. Anche nel turismo, dunque, la Francia per rimanere leader deve ottimizzare le risorse. L'analisi sul quotidiano Les Echos.
Le tourisme est-il en mesure de sauver l'économie française?