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Tutto e il contrario di tutto, nello stile italiano. “Viviamo nel Paese più bello del mondo. Dobbiamo solo amarlo un po’ di più” ha detto domenica il ministro Bray dalla Valle dei Templi, e in effetti ha ragione. Viviamo nel Paese più bello del mondo, dove si può trovare davvero ogni cosa, ma purtroppo anche il suo contrario. L’ultimo esempio riguarda l’accessibilità per i disabili delle nostre strutture: da una parte (a Pistoia) l’orgoglio, dall’altra (nel Bellunese) la vergogna.

Alla stazione di Calalzo di Cadore, sulle Dolomiti in provincia di Belluno, un 44enne turista svedese ha tenuto bloccato per più di mezz’ora un treno in partenza. Dopo una discussione protrattasi per 10 minuti col capotreno, quest’ultimo ha dato il segnale di partenza al convoglio diretto a Conegliano. Ma il turista si è appeso alla maniglia di un portellone, costringendo il capotreno a bloccare il treno e a chiamare la Polfer per convincere lo svedese a mollare la presa e a far partire il treno. Su cui avrebbe voluto, e dovuto, salire anche lui, ed è questo il punto: il quarantenne svedese, infatti, si muove su una sedia a rotelle, e l’automotrice con operatore unico non era attrezzata per consentirgli di salire a bordo e di viaggiare insieme agli altri passeggeri. Da questo problema l’alterco con il capotreno e la successiva protesta, sostenuta dagli altri passeggeri solidali e interrotta solo dall’arrivo di due agenti della Polizia Ferroviaria che hanno convinto il viaggiatore a prendere il treno successivo, accessibile per i disabili. “In Svezia non potrebbe mai succedere una mancanza del genere” ha protestato con energia il turista straniero, al quale verrà anche comminata una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

 

Praticamente nelle stesse ore, e praticamente lo stesso tema, ma emozioni opposte nella notizia che riguarda la provincia di Pistoia, premiata dalla Commissione Europea proprio per il suo impegno in favore di un turismo accessibile. “Il settore del turismo europeo rimane forte in mezzo alla crisi economica, ma le destinazioni europee devono continuare a trovare modi per rimanere competitive ed espandersi nei nuovi mercati. Uno dei settori del turismo in Europa che rimane ancora in gran parte non sfruttato è il turismo accessibile per gli anziani e le persone con esigenze particolari . Con lo sviluppo di questo settore del turismo non solo si sostengono le pari opportunità e dei diritti umani, ma si migliora anche a qualità complessiva delle destinazioni turistiche e si ha l’opportunità di estendere la stagione turistica” è la nota diffusa da Bruxelles in occasione dell’edizione 2013 dei premi Eden – European Destinations of Excellence (un riconoscimento che la Commissione europea ha istituito 6 anni fa e che premia le destinazioni emergenti che hanno contribuito con successo alla sostenibilità e all’apertura di turismo per tutti”.

L’Europa ha dunque premiato i rappresentanti di 19 destinazioni di tutta Europa, scelte proprio “per i loro sforzi per offrire una maggiore accessibilità e attrezzature quali percorsi adatti alle sedie a rotelle o carrozzine, noleggio biciclette appositamente attrezzate, nonché l’accesso adattato alle spiagge e montagne”, servizi che “rendono le vacanze più piacevoli per le persone con diversi tipi di esigenze speciali di accesso: mobilità ridotta, deficit visivi o difficoltà di apprendimento, ma anche per gli anziani o famiglie con bambini” e che “significano anche una migliore qualità complessiva dei servizi e un maggiore comfort per tutti i turisti”. Tra le 19 destinazioni premiate, anche una italiana, Pistoia appunto. La città toscana ha ricevuto il riconoscimento con questa motivazione: “A pochi chilometri da altre località famose come Firenze o Pisa, la provincia di Pistoia è una vera scoperta. Ovunque i visitatori guardano, trovano natura e arte fianco a fianco in armonia. Accessibilità: La Provincia di Pistoia ha elaborato una serie di proposte di itinerari nel centro storico della città, che includono informazioni specifiche sull’accessibilità per chiunque abbia una disabilità fisica. Il centro della città è facilmente visitabile in sedia a rotelle ed è chiuso al traffico in molte aree. Il “Museo Tattile” di Pistoia è una mostra permanente progettato per presentare la città per i non vedenti”.

Questa è l’Italia: eccellenze e ritardi, o appunto orgoglio e vergogna. Questa doppia storia di turismo accessibile ci ricorda che il nostro è sì il Paese più bello del mondo, ma anche (ancora) un coacervo di ritardi, mancanze, gestioni approssimative e difficoltà. Ci vorrebbe più coerenza, forse, e dovendo scegliere noi preferiamo fare il tifo per l’orgoglio, sperando che vinca.

 

Pietro Martinetti - Mailander

Twitter @PietroMartinett

 

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