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Partito da Napoli, il "contagio" solidale non conosce confini né confinamenti e arriva fino a Torino, dove si moltiplicano le iniziative a favore delle persone in difficoltà

“Chi può metta, chi non può prenda”: è questo il messaggio scritto su un foglio appeso a un cestino in un vicolo di Napoli, dove chiunque può lasciare qualcosa per chi al momento non può permetterselo. È così che alcuni cittadini partenopei hanno deciso di aiutare chi, in questo periodo di emergenza, non può fare la spesa.
La solidarietà, soprattutto in campo alimentare, per fortuna non ha confini e anche a Torino in queste settimane si sono moltiplicate le iniziative, da parte di istituzioni, associazioni e singoli, per venire incontro alle esigenze delle tante persone in difficoltà.

Come si può leggere sul sito internet del Banco Alimentare del Piemonte, “il bisogno e la richiesta di alimenti nel nostro territorio sono aumentati del 15% nel giro di poche settimane. Si tratta di circa 7-8.000 persone in più rispetto alle 50.000 che solo nella provincia di Torino, e 107.469 in tutto il Piemonte, ricevono normalmente il nostro aiuto”. Proprio per questo motivo, l’impegno del Banco Alimentare del Piemonte, da sempre in prima linea, si è accresciuto e sono state attivate importanti collaborazioni con enti pubblici e privati del territorio, inclusa la Grande Distribuzione e Coalvi, per la raccolta e distribuzione di generi alimentari ai più bisognosi. Nell’ambito di tali collaborazioni, si segnala l’iniziativa “la Spesa Sospesa”, una sorta di colletta alimentare continuativa, iniziata lo scorso lunedì 6 aprile in moltissimi punti vendita dei supermercati aderenti.

Il Comune di Torino ha attivato “Torino Solidale”, la rete di solidarietà per l’approvvigionamento gratuito di generi alimentari e di prima necessità che, grazie agli snodi presenti sul territorio comunale, assicura il rifornimento, lo stoccaggio e la distribuzione di beni alimentari sia a enti del volontariato e/o attivi in campo sociale, sia direttamente a persone e famiglie in situazioni di difficoltà. Per le offerte di cibo o di altri beni di prima necessità, la Città di Torino ha attivato l'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La Città di Torino ha anche aperto un conto corrente "solidarietà" presso Banca Unicredit per raccogliere le donazioni da destinare alle persone in stato di bisogno, in modo da consentire loro di fare la spesa. Chi lo desidera può effettuare una donazione con bonifico bancario a favore di:

Comune di Torino
IBAN T69L0200801033000104431330
causale "Torino Solidale art. 66 dl 18/2020"

Molte anche le iniziative dei singoli. Davanti al dehors della pasticceria Castellino, in via Principe Tommaso 14, è stato ad esempio lasciato un “carrello della spesa solidale” dove, chi può, lascia qualche genere alimentare per i più bisognosi. Nel quartiere Vanchiglietta di Torino, in corso Belgio 44, grazie alla generosità degli abitanti del quartiere, è stata invece messa a disposizione una sorta di “cesta sospesa”, una cassetta di cartone che contiene cibo e beni di prima necessità con un cartello dove si legge: “Se puoi metti, se non hai prendi”. Un invito alla generosità a cui i torinesi non si sono sottratti.

 

 

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