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Oltre 6mila chilometri tra le montagne, abbandonati per quasi vent’anni ma ora pronti ad accogliere i turisti: la seconda vita del Sentiero Italia

Sembra la storia di un film: vent’anni dopo la prima avventura, torna a rivivere quello che la CNN ha definito il più lungo percorso di trekking del mondo: il Sentiero Italia, un’idea nata dallo spezzino Riccardo Carnovalini alla fine degli anni ’80 e che portò nel 1995 gli appassionati camminatori italiani ad attraversare l’Italia dei sentieri in occasione di Cammina Italia, promossa dal Club Alpino Italiano.

Vent’anni dopo il CAI rilancia Sentiero Italia: l’idea è quella di promuovere un turismo globale che ha finalmente scoperto lo straordinario potenziale dei cammini, dei borghi, delle aree interne e del rapporto con la natura.

Che cos’è il Sentiero Italia

Il S.I. è un itinerario escursionistico lungo 6800 chilometri lungo le dorsali di Alpi e Appennini, che attraversa le montagne di tutta l’Italia, isole comprese. La prima vita di questa “alta via”, la più lunga del mondo, inizia il 19 giugno del 1983, quando venne presentata al pubblico la Grande Escursione Appenninica. Di lì l’idea di collegarla ad altri cammini di montagna, dal Piemonte alla Sardegna: un’idea che trovò il Club Alpino Italiano pronto a raccogliere la sfida, e a trasformare il sogno in realtà. Grazie al lavoro del CAI e di moltissimi volontari, infatti, prese pian piano forma il Sentiero Italia, che unì idealmente il Paese dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, alla dorsale appenninica meridionale e alla Sicilia: è nel 1995 che il SI può finalmente essere presentato, grazie alla manifestazione CamminaItalia organizzata dal CAI, con una camminata partita da Santa Teresa di Gallura (in Sardegna) fino a San Bartolomeo di Muggia (in FVG), a cui parteciparono 5000 persone.
 Ma le difficoltà, soprattutto burocratiche, nel creare “posti tappa” ovvero dotare di strutture ricettive il percorso portarono ben presto il SI a uno stato di abbandono, almeno fino al 2018. Vero è che taluni dicono di aver superato queste difficoltà e di aver portato a termine l’intero percorso. È il caso del fotografo di Pordenone Lorenzo Franco Santin, nel 2017.

La nuova vita del S.I.

Dal primo marzo, con l’inaugurazione di Santa Teresa Gallura, il CAI ha riproposto la manifestazione di Cammina Italia 2019, proponendo la risalita della Penisola a piedi, risalita realizzata da staffette regionali di soci CAI ma anche di semplici appassionati che si appoggino alle sezioni del CAI territoriali. Il presidente generale del CAI Vincenzo Torti in persona ha tagliato il simbolico nastro in Sardegna e ha camminato la prima tappa del percorso, da Baccu Malu fino alle pendici del Sette Fratelli, nel Cagliaritano. La settimana successiva, è stata la volta della carovana siciliana nel Palermitano, quindi in Calabria e in Puglia. Nel prossimo week end (6-7 aprile) a cura del CAI di Potenza si camminerà sul crinale che divide Calabria, Basilicata e Campania, nel meraviglioso parco del Pollino. Le staffette regionali del CAI risaliranno il Paese per concludere in autunno il Cammina Italia CAI con le tappe in Friuli Venezia Giulia.

L'iniziativa Va' Sentiero

Parallelamente all'iniziativa del CAI, come racconta anche il Touring Club, sul Sentiero Italia si concentra anche l'attività di tre giovani: Yuri Basilicò, Giacomo Riccobono e Sara Furlanetto. Che dopo aver riscoperto quasi per caso il S.I. hanno deciso di renderlo protagonista del loro progetto, chiamato appunto "Va' Sentiero".
Il tempismo è un fattore importante per la riuscita della storia. E infatti a favorire la riuscita del progetto dei tre giovani contribuisce la nuova attenzione al turismo alternativo, sostenibile e in linea con i valori più autentici del turismo attuale. Mentre città come Roma o Venezia – per rimanere in Italia – soffrono gli effetti dell’overtourism, infatti, i viaggiatori moderni che si recano in Italia sono sempre più interessati a conoscere un’Italia più vera. È su questa tendenza che qualche anno fa è nato per esempio Amavido, che porta i turisti tedeschi nei borghi d’Italia, ed è grazie a questa “rivoluzione” che nel 2019 - l’anno del Turismo Lento come da indicazioni dell’ex ministro Franceschini - anche Yuri, Giacomo e Sara si ritrovano sul Sentiero Italia. E ora l’obiettivo è percorrerlo tutto, da maggio 2019 all’autunno 2020.

Sono già molti gli enti che hanno deciso di aiutare i tre giovani in questo progetto, mettendo a disposizione esperienze, contatti, ma anche sponsorizzazioni e investimenti. E saranno sicuramente in molti a partecipare alla campagna di crowdfunding (a questo link) creata in primis per coprire le spese del team dei primi sette mesi di viaggio; e se supereranno l’obiettivo minimo dei 25.000 euro, anche per finanziare giovani videomaker che a rotazione documenteranno l’esperienza e per realizzare un portale web, multilingue, in cui raccogliere le rubriche sviluppate durante il viaggio.

 

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