Tra scioperi e disagi, potrebbe essere l'unico modo perché rimangano o tornino in Italia
Ha ragione il ministro Dario Franceschini a proporre la idea di precettare i dipendenti di Pompei e di tutti i siti turistici e culturali più importanti: "Mi sono attivato per una modifica normativa che aggiunga l'apertura dei luoghi della cultura all'elenco dei servizi pubblici essenziali. Una nuova norma che consenta di ricorrere, in casi eccezionali, alla precettazione del personale per scongiurare le chiusure e tutelare i diritti dei visitatori"... Ha ragione, il ministro, ma il punto è che non so se ce la faremo.
Nell'Italia dove tutti hanno diritti ma non doveri, dove i cittadini si sentono sudditi della burocrazia, dove tutti noi siamo al servizio della pubblica amministrazione e non viceversa, Franceschini ha infatti paura di non riuscire a vincere la battaglia contro la casta degli intoccabili e contro i dipendenti pubblici che antepongono i propri interessi a quelli della comunità.
A questo punto, la nostra proposta-provocazione è: precettiamo i turisti. Forse è più facile, e forse è l'unico modo per far sì che i viaggiatori internazionali continuino a venire nel nostro tormentato Paese.
Bruno Caprioli - direttore Matketingdelterritorio.info
Twitter @capriolibruno
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