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L’Europa digitale non può avere confini: le tariffe in roaming, tagliate man mano in questi anni, dovrebbero essere azzerate da Pasqua 2014. Neelie Kroes, dell’Agenda Digitale UE, ha una visione paneuropea delle Tlc senza più confini fra i carrier. Quindi niente più roaming? Partire per un viaggio dalla prossima Pasqua sarà davvero così diverso?

Secondo Angelo Pittro, direttore commerciale EDT – partner per l’Italia di Lonely Planetintervistato da Vera Schiavazzi per La Repubblica, forse non tanto. Alla domanda “Carta o digitale?” risponde: “Lavoriamo su entrambi, ma l’online per ora viaggia sotto il 5 per cento, a esclusione dei mercati di lingua anglosassone. Ciò non significa non scommetterci. Un libro, se lo perdi o lo dimentichi in aereo, non è una tragedia. Un iPhone o un iPad dipendono dal collegamento, e possono essere facilmente rubati”.

Lo chiamo.

DB - Hai detto alla Schiavazzi: “Un libro, se lo perdi o lo dimentichi in aereo, non è una tragedia. Un iPhone o un iPad dipendono dal collegamento, e possono essere facilmente rubati”. Va bene, ma quello che mi interessa sono i contenuti. Come diceva Nanni Moretti in Palombella Rossa “le parole sono importanti!”, per cui i vostri contenuti li scriveranno ancora i vostri autori, sia che le loro parole vadano on che off line?

AP - Certo, il discorso è: non importa quale sia il supporto su cui decidi di leggere, importa quello che leggi. Noi ci impegniamo a fornire informazioni d’autore, ottenute facendo ricerche sul campo, con un metodo professionale. È in questo che risiede la differenza.

DB - Perché è così importante che il viaggio venga raccontato da un esperto piuttosto che da un viaggiatore occasionale?

AP - Un viaggiatore occasionale scrive per se stesso, per il suo piacere, visto che non vive del suo lavoro di scrittore e quindi può trascurare o enfatizzare ciò che gli pare. Può essere utile e interessante in alcune occasioni, e noi spesso integriamo i suggerimenti di questi viaggiatori. Un viaggiatore esperto, invece, segue uno schema all’interno del quale rientreranno tutte le esperienze fatte. Lui pensa a ciò che serve a chi legge una guida per fare un viaggio.

DB - Tornando a quello che dicevi prima, quindi, il matrimonio tra on e off line non solo è possibile ma è anche auspicabile?

AP - Per noi è un dato di fatto già da tempo: nuovi e vecchi media interagiscono, il loro prodotto vale molto di più della somma dei singoli media. Se vogliamo comunicare esperienze di viaggio, dobbiamo essere in grado di sollecitare chi vuole viaggiare “in tutti i sensi”. E allora guide, ma anche libri sulle cucine del mondo, media digitali e la buona vecchia radio, un altro di quei “vecchi” mezzi che continuano a crescere e che colpiscono emotivamente. Ma tutto ha origine dalle informazioni di viaggio di un esperto.

DB - Quindi in realtà voi come Lonely Planet Italia vi siete già portati molto avanti?

AP - Noi proponiamo alle destinazioni di sfruttare il patrimonio di informazioni presente in una guida Lonely Planet per raccontare la destinazione su diversi media. Ogni progetto è una storia diversa, ci piace raccontarla con le foto, i video, le parole nostre e di chi c’è già stato. Con un linguaggio nuovo.

DB - Solo un’ultima cosa: quindi Lonely Planet continua a vivere, nonostante quel che si è letto sui giornali?

AP - Continua a viaggiare e a cambiare, come sempre. Viaggio dunque sono. Vivo.

 

Chiudo con Angelo e chiamo Elisa Agnetti, del Gruppo RCS. In uno dei miei post precedenti accennavo alle guide cartacee di TripAdvisor. In realtà si tratta di un progetto realizzato dalla Gazzetta dello Sport nell’ottobre 2012 con il titolo “I LOVE TRAVEL - LA GUIDA SMART PER IL TUO WEEKEND”. Il progetto nasce da una riflessione sul mercato suscitata dal successo editoriale della rivista "Turisti per Caso" ma il risultato è certamente diverso. È piuttosto ovvio che un gruppo come questo creda ancora nel cartaceo, ma le tendenze dei mercati sono volubili ed ecco che dopo un’accurata ricerca, il team di lavoro di cui fa parte Elisa Agnetti mette in piedi un progetto che attraverso un questionario cerca di sondare il “sentiment” dei viaggiatori. Le domande usate sono chiare, efficaci e dirette: dettagli di viaggio (dove e quando), fonti utilizzate per i propri viaggi (internet, consigli, guide turistiche ecc.), quale è la tua guida ideale (luoghi vicini o lontani), la top 10 delle città europee…

Ma c’è una parte della ricerca che cattura maggiormente l’attenzione: quali caratteristiche deve avere una guida? E le risposte possibili sono due: essere consigliata da altri lettori/utenti o essere sponsorizzata da un’autorità in tema di viaggi. I risultati sono a pari merito, solo per un punto percentuale “vincono” i consigli dei lettori. Questo progetto è stato proposto dal team di Gazzetta ai responsabile delle Partnership di  TripAdvisor Europa, a cui è piaciuto talmente tanto che hanno deciso di realizzare insieme una collana distribuita da M-Dis Distribuzione. Il risultato è I LOVE TRAVEL – la guida smart per il tuo weekend.

Chiedo a Elisa: ma i contenuti sono i contributi dei lettori/viaggiatori o qualcos’altro?

EA - La guida è garantita dai viaggiatori e i contenuti naturalmente vengono presi da TripAdvisor, ma redatti da un nostro team di collaboratori esperti in scrittura di viaggio.

DB - Quindi la guida cartacea ha ancora un suo perché?

EA - Certamente, la nostra è una guida per le destinazioni low cost, viaggi brevi e mete vicine. Anche se la nuova legislazione dell’UE con la liberalizzazione delle tariffe degli operatori mobili, prevista per il 2014, potrebbe portare ad alcuni cambiamenti interessanti nelle modalità di fruizione di guide e app di viaggio digitali. In autunno, oltre alle app digitali su alcune destinazioni europee selezionate, lanceremo anche la nuova collana di guide dedicata alle destinazioni italiane.

 

On line o off line, quello che ci portiamo in viaggio (oltre i bauli sempre più pieni di cose inutili) sono suggerimenti e itinerari scritti da chi davvero conosce le destinazioni, chi le ha battute in lungo e in largo usando i mezzi più improbabili, cercando la poeticità di una destinazione con la professionalità di uno scrittore. Io non me la sento di “rubare il mestiere” a questi signori, perché li ho conosciuti e continuo a frequentarli, e ogni incontro con loro per me è un viaggio vero e proprio! 

 

 Damir Biuklic - Mailander

Twitter: @DamirDamir

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"Il viaggio è un desiderio" parola di Lonely Planet

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