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Image by Gerd Altmann from Pixabay

Guardando al futuro, ci sono importanti sviluppi che coinvolgono molte tecnologie all'avanguardia. Spesso nei musei, possiamo vedere l'uso, quasi sempre sperimentale, della realtà virtuale e della tecnologia della realtà aumentata nel tentativo di aggiungere un'ulteriore dimensione alle mostre.

Aspettiamo di capire se strumenti evoluti come i visori per la realtà aumentata o i media players come Universal e Disney che stanno già usando queste tecnologie, sapranno creare quelle esperienze iper-immersive in grado di fare la differenza. In attesa degli eventi possiamo però osservare che oltre alla realtà virtuale anche l'IA (Intelligenza Artificiale) è senza dubbio una delle più grandi tendenze tecnologiche del momento e diventerà una parte importante della nostra capacità d'interpretare e comprendere il mondo che ci circonda nel 2021.

In associazione con le grandi potenzialità dell’IA avremo un ulteriore possibilità che sarà data dall’introduzione dei sistemi IoT (Internet of Things) che permetteranno le interazioni tra mondi virtuali e reali. Sta diventando sempre più insolito, soprattutto oltre i confini italiani, visitare musei che non abbiano già adottato queste tecnologie su larga scala. Mentre le giovani generazioni crescono nel mondo digitale, la vita nei musei rischia di sentirsi - ancora di più - passiva e senza interattività.

Lo stop forzato causato dall’emergenza COVID-19 ha svuotato per un lungo periodo i musei e le mostre e questo ha posto le basi per una attenta riflessione su quanto le tecnologie possono fare per aiutare i musei e più in generale la cultura e la sua diffusione. Una delle principali carenze nell’uso della tecnologia in ambienti museali è la necessità di mantenere una interazione con i visitatori. In un museo fisico, è infatti facile poter chiedere a un membro dello staff se consiglierebbe una nuova mostra o indicazioni per gli spostamenti, ma questo non è altrettanto possibile con le mostre e gli archivi online.

La tecnologia applicata alla quotidianità dei musei attualmente manca ancora di quel contatto umano in grado di guidare i visitatori nelle loro esperienze museali e sempre alla ricerca di nuovi modi per interessarsi e impegnarsi. Questa è spesso la differenza tra ciò che i visitatori sperano di sperimentare e ciò che i musei stanno cercando di realizzare - dare un senso al passato e abbracciare il futuro. Le tecnologie IA sono cresciute molto e in maniera esponenziale, i sistemi di autoapprendimento di cui esse dispongono fanno ben sperare che il gap attuale venga presto colmato dando inizio a una nuova rivitalizzazione degli interessi sia negli ambiti museali ma anche nell’avvicinamento verso una cultura diffusa e disponibile a ognuno.

 
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Tullio Moretto

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