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Intervenuto in videoconferenza al Milano Fashion Global Summit 2013, il patron di Tod’s parla anche di Alitalia: “Grande errore andare a fare la questua. In un grande piano per il turismo avere una compagnia che perde un po’ di denaro può far parte del progetto”

 

“Considero il turismo la vera carta da giocare per lo sviluppo del Paese. È tutto conclamato, si tratta di far capire bene a chi si deve occupare del nostro futuro che la vera carta da giocare è il turismo: sono le parole di un Diego Della Valle senza peli sulla lingua, intervenuto in videoconferenza al Milano Fashion Global Summit 2013 a Piazza Affari.

 

Il patron di Tod’s ha auspicato una “riqualificazione immediata e urgentissima dei beni culturali che abbiamo. La riflessione è se ci sono persone in grado di affrontare bene queste cose. Finora abbiamo visto ben poco, speriamo che si sbrighino”.

Secondo Della Valle, l’Italia ha bisogno di un ricambio generazionale per quanto riguarda la classe politica e la classe dirigente. “Lasciamo il campo libero a chi ha 35 anni” ha detto, rivolgendo un appello al presidente Napolitano affinché “prenda in mano la situazione perché il governo possa lavorare senza cadere in trappola ogni dieci minuti”.

Della Valle, che nel turismo è noto anche per essersi impegnato per finanziare con 25 milioni di euro il restauro del Colosseo (“ma causa di una polemica bassa, fatta tra la politica romana bassa, i lavori che sarebbero dovuti iniziare tre anni fa e essere ora quasi conclusi, sono adesso soltanto all’inizio”), ha ribadito al consesso milanese la determinate importanza del settore turistico nell’economia italiana. “Il futuro passa attraverso la parola turismo. La cultura, lo stile italiano, la nostra pasta sono un bene perché portano turismo. Ma abbiamo tanti beni demaniali che lo Stato deve riprendere in mano e, invece che gestirli da solo, metterli a disposizione di chi vuole venire a investire in Italia”.

Dopo aver espresso parole di apprezzamento per il governo Letta “È un governo giovane, che significa avere più energie e che non ha tutto quel colesterolo che caratterizza la politica e gli apparati ministeriali e oggi rovina l’Italia” – Diego Della Valle ha detto la sua anche sul caso Alitalia. “È un grande errore andare a fare la questua per trovare chi possa comprare la compagnia oggi. La vera carta da giocare per lo sviluppo futuro del Paese è il turismo con la T maiuscola e avere una compagnia che perde un po’ di denaro può far parte del progetto” ha dichiarato, specificando che “bisogna andare oltre e pensare in grande”.

 

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