Al via un progetto per dar forma a un itinerario turistico e culturale tra i luoghi dei grandi scrittori siciliani, da Verga a Pirandello, da Sciascia a Camilleri e molti altri. Alla firma del protocollo d’intesa presente anche il ministro Bray
Un itinerario turistico tra i luoghi dei grandi letterati siciliani: è il progetto lanciato in questi giorni dalla Regione Sicilia, con l’avvallo del ministro di Cultura e Turismo Massimo Bray, che lo scorso fine settimana ha partecipato alla firma del protocollo d’intesa da parte degli assessori regionali competenti.
Bray ha poi voluto visitare alcuni dei luoghi che faranno parte della “Strada degli scrittori”: dopo una passeggiata notturna nella Valle dei Templi di Agrigento, infatti, il ministro del MiBACT – accompagnato dal direttore del Parco archeologico Luigi Parello e dai responsabili del Fai – ha cominciato la giornata di lunedì al parco della Kolimbetra, il “giardino degli dei”; successivamente, con l’assessore regionale ai Beni culturali Mariarita Sgarlata, un trasferimento verso l’entroterra a Racalmuto, il paese natio di Leonardo Sciascia, dove nei locali della Fondazione intitolata allo scrittore si è discusso del progetto sull’itinerario turistico-letterario con gli assessori di Rosario Crocetta, con il presidente dell’Assemblea regionale Giovanni Ardizzone, con esponenti di Confindustria e degli albergatori, con presidenti e direttori dei maggiori teatri siciliani.
La prima parte del percorso, dunque, sarà costituita dai 30 chilometri che vanno dalla costa di Porto Empedocle alla collina di Racalmuto: un itinerario lungo il quale si trovano teatri, fondazioni, circoli, miniere e castelli, oltre alle case natali di grandi scrittori siciliani, da Verga a Pirandello, da Brancati a Sciascia, senza dimenticare grandi nomi come Bufalino, Consolo, Ignazio Buttitta, Dacia Maraini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Andrea Camilleri. Una strada che dalla Contrada Noce di Racalmuto, dove Sciascia scrisse gli ultimi libri, porta alla celeberrima Scala dei Turchi, recentemente liberata dall’orrendo ecomostro che ne deturpava il paesaggio.
Il progetto, del resto, ha come obiettivo proprio quello di rilanciare il turismo e la cultura nel cuore letterario della Sicilia. “Viviamo nel Paese più bello del mondo. Dobbiamo solo amarlo un po’ di più” ha commentato Bray dalla Valle dei Templi. Il ministro ha poi assistito alla firma del protocollo operativo del progetto siciliano, un progetto che coinvolge diversi assessorati regionali siciliani: Beni culturali e Identità siciliana, Turismo, Sport e Spettacolo, Istruzione e Formazione Professionale, Attività produttive, Risorse agricole e alimentari, Territorio e Ambiente. E proprio l’assessore ai Beni culturali, Mariarita Sgarlata, ha spiegato il senso dell’iniziativa: “Le strade degli scrittori definiscono un insieme di risorse naturali, culturali e ambientali dei luoghi di nascita, crescita e ispirazione di importanti scrittori siciliani come Sciascia, Pirandello e Camilleri. La prima area in cui sperimenteremo il progetto si estende per trenta chilometri nell’asse Racalmuto-Porto Empedocle, includendo la Valle dei Templi, che con i suoi 700 mila circa visitatori all’anno non teme concorrenza in Sicilia, e intercettando luoghi nativi e ispiratori capaci di essere attrattori turistico-culturali di grande impatto e finora scarsamente valorizzati. Una vera e propria ‘mappa del tesoro’, in cui sono incastonati il Kaos di Pirandello, la Scala dei Turchi, la Torre di Carlo V, la passeggiata di Camilleri, la marina di Vigata, i templi e la Kolymbetra, il teatro e la fondazione Sciascia, compresa la casa natia, le miniere e i castelli di Recalmuto, villa Noce e le parrocchie di Regalpietra”.
Il progetto, inoltre, potrà essere riproposto in altri luoghi della cultura in Sicilia, sempre legati alla grande stagione letteraria siciliana compresa tra la fine dell’Ottocento e tutto il Novecento: “Ciascun assessorato – ha precisato ancora l’assessore Mariarita Sgarlata – si impegnerà, tramite i dipartimenti regionali interessati, compatibilmente con i compiti, le norme di riferimento in vigore e le disponibilità finanziarie, ad utilizzare e sensibilizzare la propria rete di intervento per la costituzione del percorso, con attenzione ai siti archeologici, alle cantine sociali e all’enogastronomia, e attraverso l’istituzione di corsi per i giovani finalizzati alla valorizzazione delle produzioni locali, dei siti naturalistici, nonché al potenziamento dell’accoglienza e dei servizi ad essa collegati. Un impegno concreto dovrà riguardare il reperimento di fondi mirati agli incentivi su start up per nuovi progetti. Un ruolo fondamentale sarà svolto dagli amministratori e la comunità locale e una strategia comune di marketing territoriale non potrà prescindere dagli operatori del settore, albergatori, tour operator, guide turistiche, ristoratori, associazioni di categoria e così via. L’obiettivo è dunque quello di creare un vero e proprio circuito turistico che induca il viaggiatore a soggiorni più lunghi per scoprire le sfaccettature di un patrimonio culturale, fatto di archeologia, arte e teatro, percorsi naturalistici, enogastronomici, emozionali”.
Del resto, come ha confermato l’assessore siciliano, “è stato detto che vale più una puntata di Montalbano per valorizzare la Sicilia che qualunque altra strategia promozionale e trovo che sia profondamente vero; la storia dei luoghi e di chi li ha raccontati, nella trama di un progetto serio e strutturato come è quello della Strada degli Scrittori, può fare la differenza”.
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