Una “ripresina”, un +0,15% che non fa certo stappare le bottiglie di spumante, ma comunque una crescita. È quella dei musei italiani, che nei primi 8 mesi del 2013 hanno visto un incremento dello 0,15% negli ingressi: non una crescita straordinaria, ma comunque un segnale di ripresa che fa ben sperare, soprattutto se confrontato con il disastroso bilancio del 2012, quando i musei italiani avevano fatto segnare un -5,7% e il settore cultura aveva perso nel complesso l’8% secco.
La “ripresina dei musei”, come l’ha definita Lorenzo Salvia sul Corriere della Sera, conferma ancora una volta come in un periodo di recessione economica il patrimonio culturale e artistico sia per l’Italia la carta vincente. Sono stati infatti 24.416.000 le persone che hanno visitato i musei statali italiani, con un incremento dello 0,15% sul 2012. Ben più marcato l’aumento degli incassi derivanti dai biglietti: +8,11% per un incasso totale di 76 milioni di euro nei primi 8 mesi del 2013: la differenza con l’incremento dei visitatori si spiega con la diminuzione dei biglietti gratis.
Anche se le statistiche non lo precisano, è intuibile che abbiano contribuito alla ripresa non solo i visitatori italiani, ma anche i turisti stranieri. Non a caso le strutture museali più note hanno fatto registrare crescite superiori alla media: +17% per Capodimonte, +7,77% per il Colosseo, +5,13% per gli Uffizi e +3,27% per Pompei. Questo nonostante il fatto che nel 2013 non sia stata celebrata la Settimana della Cultura con ingressi gratuiti nei musei, manifestazione sostituita dagli appuntamenti mensili di “Una notte al museo”.
A proposito di notti al museo, il ministro di Cultura e Turismo, Massimo Bray, ha affermato: “Abbiamo ascoltato le voci dei cittadini attraverso un questionario online nel quale si chiedeva come avrebbero migliorato i musei. E la risposta più frequente è stata quella di una maggiore flessibilità di orari, soprattutto la sera”.
Con la recessione abbiamo fatto il callo al segno meno. Scendono i consumi per la tavola, i libri di benzina venduti, pure il numero delle sigarette fumate. Poi arrivi alla voce musei ed ecco la sorpresa: nei primi 8 mesi di questo 2013 i visitatori nelle streutture statali sono aumentati. Una crescita limitata, lo 0,15%, con un totale di 24 milioni e 416 mila persone che hanno varcato la soglia di un museo della Repubblica tra gennaio e agosto. Ma che diventa significativa se confrontata con la catastrofe dell’anno scorso, quando i musei avevano registrato un -5,7% e l’intero comparto cultura – tra cinema, teatro e concerti – era andato ancora peggio con un -8%.
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