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Il simbolo di code e ingorghi in autostrada è stato accantonato. Il traffico delle auto per le vacanze è in forte calo, e a incidere non sono solo le partenze intelligenti e i mezzi di trasporto alternativi

 

Appaiono lontani, ormai, i tempi dell'esodo agostano, quando ogni anno, per il primo week end d'agosto, milioni e milioni di italiani si mettevano in macchina e cercavano di raggiungere la meta delle vacanze già sapendo di andare incontro a code e rallentamenti su tutte le autostrade dello Stivale. Per scoraggiare queste situazioni, si iniziò a parlare di "partenze intelligenti", e l'Anas creò il famigerato "bollino nero", più allarmante (il 20% in più, per l'esattezza) del bollino rosso e indicativo di situazioni di traffico intenso ben oltre il livello di guardia.

Da quest'estate, però, il bollino nero è stato "pensionato", diventando uno dei tanti ricordi del tempo che fu: e il confine tra merito delle partenze intelligenti e colpa della crisi che taglia le vacanze è labile e sfocato. Perché se è vero che appartiene al passato anche l'usanza di chiudere uffici e aziende d'Italia tutte insieme ad agosto, è ancor più vero che a incidere sulla mancanza di giornate da bollino nero autostradale è il fatto che il traffico di automobili è in calo in tutta Europa (-18%), ma soprattutto nei Paesi che sentono di più la crisi: Portogallo (-51%), Spagna (-38%) e appunto Italia (-34%).

In parte il calo della circolazione automobilistica in tempo di vacanze è attribuibile alla crescente confidenza dei viaggiatori con aerei e treni; e un altro segnale teoricamente positivo sta nell'annuncio fatto dall'Aci secondo cui nell'ultimo anno ci sono state 2.000 uscite in meno dei carri attrezzi sui luoghi di incidenti. Tuttavia, è evidente che a incidere in maniera non marginale sulla mancanza di week end da bollini neri sulle nostre autostrade è il fatto che molti italiani semplicemente non andranno in ferie.

E quindi, per non peggiorare ulteriormente l'umore di chi parte, niente più bollini neri. Che potrebbero scoraggiare qualcuno, come le previsioni meteo negative che qualche tempo fa il governatore veneto Luca Zaia aveva invitato a "censurare". Meglio non spaventare chi è ancora indeciso, dunque: al massimo, rimarrà qualche minuto fermo al casello.

 

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