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Vale 240 milioni di sterline il contributo al Pil britannico causato dall’interesse di turisti e curiosi per il futuro sovrano che nascerà a giorni. E nella residenza che ospiterà la famiglia di William si registra già il doppio dei visitatori abituali

 

Che la famiglia reale inglese sia al centro di un interesse enorme da parte dei sudditi britannici e dei curiosi di tutto il mondo è ormai cosa nota. Così come è nota la portata dei grandi eventi legati alla regina Elisabetta e a tutta la famiglia Windsor: matrimoni, funerali e anniversari reali attraggono ormai da anni folle oceaniche per le strade di Londra.

La novità, dunque, sta nel tipo di evento che sta catturando l’attenzione di turisti e curiosi che si recano nella capitale del Regno Unito. Ovvero, la nascita di quello che un giorno potrebbe essere il re (o la regina, visto che il sesso del nascituro è ancora ignoto ai media) d’Inghilterra, il figlio (o la figlia) del principe William e di sua moglie Kate Middleton.

L'effetto positivo di Kate in attesa del “royal baby”, infatti, sta avendo effetti benefici sul turismo britannico. La residenza reale di Kensington Palace, che ospiterà i duchi di Cambridge e il nuovo arrivato atteso per la metà di luglio, ha registrato un record di visitatori. Tra marzo 2012 e lo stesso mese del 2013, infatti, sono stati ben 404.000, quasi il doppio rispetto all'anno precedente. I numeri sono destinati a salire, spiegano i funzionari dei palazzi reali, con l'imminente arrivo del figlio di Will e Kate.

Secondo le stime di alcuni analisti, in particolare, il contributo che la nascita del nascituro porta al Pil della Gran Bretagna sarebbe stimabile addirittura in 240 milioni di sterline (poco meno di 283 milioni di euro). Tutine da bambino modellate su quelle dei guardiani della casa reale, scarpine, prodotti per l'infanzia (che in parte sono andati ad arricchire l'offerta della società specializzata in feste ed eventi di proprietà di Carol e Michael Middleton, i genitori di Kate), ma anche prodotti e servizi turistici in senso stretto continuano a far girare l’economia londinese (che ancora vive i benefici effetti delle Olimpiadi 2012). Secondo Richard Cope – trends director di Mintel, una società di ricerche di mercato – le opportunità maggiori verranno infatti dai turisti in transito per il regno, oltre che dai numerosi ammiratori di William e Kate che vivono negli Stati Uniti. Secondo Joshua Bamfield, direttore del Centre for Retail Research, inoltre, 4,8 milioni di persone spenderanno qualcosa come 62 milioni di sterline in birre e fiumi di alcolici per brindare al piccolo, mentre per il cibo (notoriamente meno considerato dai britannici rispetto alle pinte) da consumare durante i festeggiamenti saranno spesi “solo” 25 milioni. Ci sono poi 156 milioni di sterline che verranno spesi in porcellane commemorative, giocattoli, libri e dvd.

E quando il royal baby nascerà, c’è da starne certi, l’interesse (e le spese) di turisti e curiosi continueranno a far sorridere non solo la regina Elisabetta, ma tutto il settore turistico inglese.

 

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