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Iniziative “improrogabili” per “far convergere sui settori della cultura e del turismo gli investimenti necessari per farne un volano strategico più che mai indispensabile per la crescita dell'economia e dell'occupazione”: va dritto al punto, il presidente Giorgio Napolitano.

E lo fa in un messaggio inviato a nome del Capo dello Stato dal segretario generale della presidenza della Repubblica, Donato Marra, a Roberto Grossi, presidente di Federculture, in occasione dell'Assemblea nazionale dell’associazione degli enti pubblici e privati, istituzioni e aziende operanti nel campo delle politiche e delle attività culturali.

“Nell'attuale difficile situazione economica la vostra associazione offre un importante contributo alla tutela e alla valorizzazione del nostro prezioso patrimonio culturale e artistico - che costituisce una risorsa vitale per il Paese e svolge un ruolo fondamentale nell'affermazione della sua identità” ha scritto ancora il presidente della Repubblica. Napolitano ha manifestato la convinzione che “l'assise sarà certamente un'occasione di riflessione e di confronto sulle iniziative ormai improrogabili”. Parole chiare e forti, che arrivano in un periodo particolarmente critico, tra la chiusura di Pompei e di altri poli culturali d’eccellenza a causa delle proteste dei lavoratori e pochi giorni dopo la rivelazione, proprio di Federculture, secondo la quale dal 2011 al 2012 i visitatori dei nostri musei sono calati da 40 milioni a 36 milioni.

“Siamo in un tunnel ripartiamo da qui, dalle emergenze” ha quindi affermato il presidente di Federculture, Roberto Grossi, alla presentazione del rapporto annuale 2012, che registra il calo dell'8% dei consumi culturali. “Nei momenti di crisi è necessario il rilancio. Prendiamo esempio da Roosevelt che durante la crisi provocata dalla guerra, finanziò i teatri”.

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