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Un mare sempre più blu, quello italiano. È questo il confortante esito del Rapporto annuale del Ministero della Salute sulla qualità delle acque di balneazione, che ha promosso il 96,6% delle acque italiane (non solo mare, anche fiumi e laghi), con un incremento del 4,7% rispetto al 2011.

E un risultato ancora migliore, se si considera che l'85% delle acque di balneazione italiane è stata giudicata di qualità eccellente.

Dell'annuale rapporto stilato dal Ministero della Salute parla La Stampa:

Il 96,6% delle acque di balneazione italiane è risultato a norma nel 2012. Il dato è contenuto nel Rapporto annuale del Ministero della Salute sulla qualità delle acque di balneazione, che ha censito anche la presenza di 61 punti di balneazione non conformi, l’1,3%, e di un’«acqua chiusa» alla balneazione. 

Il rapporto si basa sui dati forniti dalle Regioni su 5509 punti di balneazione in tutta Italia, di cui 4880 costieri e il resto lacustri o fluviali, che rappresentano più di un quarto di tutti quelli registrati in Europa. La classificazione delle acque è definita sulla base delle concentrazioni di Enterococchi intestinali ed Escherichia coli come riportato nella Direttiva 2006/7/CE. Secondo i dati del ministero, dunque, il 96,6% delle acque di balneazione costiere è conforme ai valori obbligatori, con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente.

(Continua a leggere su La Stampa)

 

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