Farinetti di Eataly: Potremmo essere il Paese più florido d'Europa
La rivalità tra italiani e francesi è più proverbiale di quella tra Coppi e Bartali, ma a Oscar Farinetti non interessa. "Copiamo la Francia", dice infatti il patron di Eataly.
L'occasione per questa "provocazione" è stata data a Farinetti dal convegno "La Grande Cucina, una grande eccellenza italiana" svoltosi nella sede romana di Eataly, alla presenza di Massimo Bray. Ed è proprio al neo ministro della Cultura che si rivolge Farinetti, quando - alla presenza di cuochi di fama mondiale come Massimo Bottura e Pino Cuttaia - rivendica per il settore enogastronomico lo stesso supporto garantito dalle istituzioni transalpine.
"Cibo e turismo sono 'le vocazioni d'Italia' e non si capisce perché il ministero che le rappresenta non sia considerato fra i più importanti" ha dichiarato Farinetti, che qualche mese fa aveva lanciato al comparto turistico : "Affiderei la gestione dell'accoglienza ai romagnoli, che hanno il mare più brutto ma riescono ad attirare turisti con il loro spirito".
Cibo e turismo sono le vocazioni italiane, con il solo cibo l'Italia potrebbe essere 'il paese più florido d'Europa': lo dice Oscar Farinetti, patron di Eataly, rivolto al ministro del Turismo e della Cultura Massimo Bray al convegno 'La Grande Cucina, una grande eccellenza italiana' nella sede romana del supermercato-tempio della gastronomia italica.
Attorno al tavolo una decina dei più celebri cuochi che operano in Italia, da Gennaro Esposito (La torre del Saracino a Vico Equense) a Massimo Bottura (l'Osteria Francescana di Modena) a Heinz Beck (La Pergola a Roma) a Pino Cuttaia (La Madia a Licata)... Esperienze e località diverse, diversi rientrati dall'estero, uniti a reclamare a gran voce appoggio e promozione dal sistema Italia, il tipo di supporto che riceve lo stesso settore ad esempio in Francia e che in Italia continua ad essere asfittico.
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