In tutta Italia rivivono per i turisti leggende, riti e tradizioni legate al mistero. Si aprono castelli e rovine storiche e nasce un nuovo segmento di turismo esperienziale
Nonostante un calendario meno favorevole rispetto all’anno scorso e un clima disomogeneo sulla Penisola, il Ponte di Ognissanti ha fatto registrare dati positivi e non lontani dalle previsioni di CNA Turismo. Forte è stata la spinta della domanda proveniente dall’estero – da USA, Francia, UK, e Germania – che ha bilanciato la sostanziale stabilità della domanda nazionale. Alberghi pieni a Venezia, Firenze e Matera dove le prenotazioni ricevute porteranno il tasso di occupazione a superare abbondantemente la soglia dell’80%, in aumento rispettivamente del 2%, 1,5% e 3%. Venezia e Matera continuano sulla scia positiva registrata già ad inizio anno, spinte dalla Biennale d’Arte la prima e dalla nomina a capitale della cultura 2019 la seconda. Un buon risultato anche a Torino, dove si è consumato il rito della settimana dell’arte contemporanea. Stabili le presenze a Milano e Firenze.
La vera novità di quest’anno, segnala sempre CNA Turismo attraverso un’indagine tra gli iscritti alla Confederazione, è stata il ‘turismo della paura’ o delle zucche intagliate, quello collegato ad Halloween, festa d’importazione ma non lontana da riti diffusi nelle campagne italiane fino a non molti decenni fa. Molta gente è andata infatti per castelli e rovine storiche, in molti casi al buio o tra le prime brume autunnali. Che sia la nuova frontiera del turismo esperienziale?
In Italia il “ghost tourism” è un aspetto del turismo che movimenta un numero ancora limitato, ma in forte crescita, di turisti. Un’avanguardia che s’incammina su sentieri e percorsi predisposti per l’occasione da proprietari e gestori lungimiranti che, per accogliere vacanzieri paganti, sono disposti ad abbassare i ponti levatoi, metaforicamente e talvolta realmente. Mete selezionate che vanno da Bardi (Parma) a Catajo (Padova), da Montebello (Rimini) a Fosdinovo (Massa Carrara) e a Lagopesole, in provincia di Potenza. Secondo CNA Turismo questo segmento movimenta un giro economico superiore ai 100 milioni di euro destinato quest’anno probabilmente a impennarsi.
In Liguria, a Triora, esiste il Museo della stregoneria. In Emilia-Romagna e Toscana si organizzano momenti con figuranti in costume nelle fortezze e nei borghi antichi. A Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca, molte iniziative attorno allo spettacolare Ponte della Maddalena sul fiume Serchio. Si racconta che per completarlo venne chiesto l’aiuto del diavolo che chiedeva in cambio la prima anima che avesse attraversato il ponte. A passarlo per primo fu però mandato un cane, il diavolo buggerato scomparve nel fiume. Da allora viene comunemente chiamato ponte del Diavolo.
Storie e leggende di un’Italia che fu e che oggi vengono rivisitate in chiave turistica. Napoli è la capitale nazionale del turismo del mistero grazie alle visite allo storico Cimitero delle Fontanelle, che conserva 40mila teschi di morti nelle epidemie di peste e di colera del passato. Un cimitero entrato a far parte della vita cittadina anche attraverso l’adozione delle “anime pezzentelle”, teschi tenuti con particolare cura da singoli cittadini in cambio della loro protezione ultraterrena.
Halloween a parte, il valore economico di tutto il mese di novembre, secondo l’indagine di CNA Turismo, ammonta a 3,2 miliardi di euro, un apporto dovuto ai viaggi di 3,7 milioni di vacanzieri italiani e 2,3 stranieri, con 14,7 milioni di presenze, di cui 8,4 milioni totalizzate da italiani e 6,2 milioni da stranieri per una media pro capite di 2,5 notti. A farla da padrone il settore alberghiero con 11,2 milioni di pernottamenti a fronte di oltre 3,5 milioni di pernottamenti nell’extra-alberghiero.
Riccardo Caldara
Twitter @riccardocaldara
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Immagine di copertina dal sito del Museo della Stregoneria di Triora