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Numeri da record per l’edizione appena conclusa del Salone del Mobile: 324.000 visitatori, 160 Paesi coinvolti, 700 designer ospitati al Salone Satellite.

Si sono appena spenti i riflettori sull’edizione 2013 del Salone del Mobile, ed è tempo di bilanci: non può che esserci grande soddisfazione per i numeri che la settimana scorsa hanno confermato Milano come la capitale non solo italiana del design.

Sono stati 2500 gli espositori (1440 per il mobile e il complemento d’arredo, 479 per Euroluce, salone dell’illuminazione, 106 per il Salone dell’ufficio), su una superficie espositiva di 204.850 metri quadrati, ad attirare negli spazi di Rho Fiera una folla di oltre 300.000 visitatori, grazie soprattutto al week end aperto al pubblico. 160 i Paesi di provenienza dei visitatori, con il 68% dei biglietti staccati per stranieri (64,5% nel 2012): tra le zone più interessate, l’Asia, gli Stati Uniti e il Sud America, ma anche l’Africa. Il presidente di Cosmit (la società organizzatrice), Claudio Luti, può quindi a ragione parlare di “successo superiore a ogni aspettativa”.

Come è ormai tradizione, inoltre, anche gli eventi “off” del Fuorisalone hanno attirato nella metropoli lombarda numeri di cui essere orgogliosi. Basti pensare che nella settimana fra il 7 e il 14 aprile i musei civici hanno registrato ben 84 mila presenze, contro le 26 mila della settimana precedente: la crescita più sostanziosa è quella del museo del Novecento, che ha più che quintuplicato gli ingressi: 35.044 visite, di cui 14 mila fra sabato e domenica.

Tuttavia, è doveroso segnalare che il 52° Salone del Mobile ha rappresentato anche la “cassa di risonanza” della situazione difficile dell’economia di casa nostra. Se infatti crescono le aziende in grado di aumentare le esportazioni, continuano a ristagnare i consumi interni. “Per rilanciare il mercato italiano servono dalla politica provvedimenti efficaci”, ha commentato riguardo questo dato Roberto Snaidero, presidente di Federlegno-arredo.

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