I musei civici romani realizzano nuovi progetti per rendere fruibile l'arte al pubblico più vasto possibile, con strumenti per portatori di disabilità ed esperimenti sui social network
Roma è conosciuta in tutto il mondo come la culla dell’arte e della cultura, la sua storia millenaria è ricca di testimonianze di ogni epoca che la rendono una delle mete più amate dai turisti di tutto il mondo. Il modo di fruire dell’arte però sta cambiando, si cercano nuovi modi per rendere l’arte sempre più accessibile, anche a coloro che hanno delle limitazioni.
L’arte è di tutti e come tale deve essere alla portata di chiunque abbia voglia di farsi rapire dalla bellezza di opere senza tempo. Proprio a tal proposito la città di Roma sta lavorando a una serie di progetti che la renderanno sempre più un luogo accessibile, senza barriere architettoniche né ostacoli sensoriali, nell’ottica di una politica volta alla totale inclusione.
I progetti sono promossi da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, insieme ai sistemi museali di Zètema Progetto Cultura. Uno dei progetti più sorprendenti è Art For The Blind dedicato ai non vedenti che hanno la possibilità in questo modo di godere della bellezza dell’Ara Pacis, fino ad oggi inaccessibile per coloro con ridotta capacità visiva. Al fine di realizzare questi percorsi sono state utilizzate molte innovazioni, come ad esempio speciali sensori incapsulati su codifica braille e delle mappe tattili denominate thermoform, realizzate in collaborazione con l’Istituto Ciechi di Milano. Un altro interessante progetto è Musei da Toccare, un percorso tattile-sensoriale che privilegia il rapporto che si instaura tra l’opera d’arte e l’utente. In questa iniziativa sono stati coinvolti 4 musei del sistema dei musei civici: il Macro, Museo di Roma, Galleria d’Arte moderna ed il Museo Napoleonico.
Partendo da questi progetti innovativi quasi tutti i musei della capitale si sono attrezzati per offrire percorsi fruibili dai non vedenti. Al Macro ad esempio nella sala multisensoriale è presente un percorso tattile permanente; nei Musei Capitolini è possibile esplorare con il tatto alcune sculture e toccare opere architettoniche riprodotte in scala, corredate di linguaggio braille. Il Museo della Centrale Montemartini ha realizzato un percorso guidato che permette di fruire della bellezza di alcune opere selezionate, anche al Museo dei Fori Imperiali è stata allestita una mostra permanente con percorso tattile, così come al Museo Carlo Bilotti che dal 2008 propone percorsi di inclusione e visite multisensoriali. Il Museo di Roma Palazzo Braschi ha creato un percorso tattile strutturato con visite guidate per i non vedenti. Nella Galleria d’arte moderna è presente InterGAM, un progetto didattico che consente di esplorare 26 opere attraverso il touch-screen. Al Museo Napoleonico ogni mese vengono realizzate delle visite tattili, volte alla scoperta di sculture e dipinti selezionati, così come al Museo del Casino Nobile, dove vengono organizzate visite tattili da personale altamente specializzati. Al Museo della Casina delle Civette le visite sono dedicate agli utenti con disabilità motoria, visiva, uditiva ed intellettiva, mentre al Museo Scultura Antica Giovanni Barracco è disponibile un percorso studiato per gli ipovedenti e i non vedenti. Al Museo Casal de’ Pazzi ed al Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina stanno per essere avviati dei progetti dedicati ai non udenti ed ai non vedenti. La città di Roma dunque sta diventando sempre più accessibile e sta mostrando un’apertura e una sensibilità sempre maggiore nei confronti delle persone con disabilità. L’arte è di tutti e come tale devono essere create le condizioni affinché appartenga davvero ad ogni singolo individuo.
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea sta sperimentando nuovi modi per essere accessibile e lo fa utilizzando i social network, Instagram in particolare. Ha realizzato infatti una mostra virtuale visitabile navigando comodamente da casa propria tramite smartphone e tablet. Accedendo al profilo Instagram della Galleria Nazionale ci si trova catapultati nel Salone Centrale del Museo e si ha la possibilità di ammirare i 70 ritratti esposti. Tanti modi dunque di rendere fruibile l’arte, tutti con lo scopo di includere e di far diventare i musei un luogo accessibile, senza confini, né sensoriali, né territoriali.
Debora Calomino
Twitter @CalominoDebora