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È stata presentata giovedì scorso in “cima” a Milano (a Palazzo Unicredit, il più alto del capoluogo lombardo) la 52esima edizione 2013 del Salone del Mobile. Dal 9 al 14 aprile il quartiere espositivo di Rho diventerà come ogni anno il punto di incontro per aziende, creativi e imprenditori provenienti da tutto il mondo. Un’operazione concreta di marketing territoriale che di anno in anno si rinnova e si amplia, coinvolgendo non solo il settore dell’arredamento ma l’intero sistema economico e imprenditoriale del territorio.

Presentato sul più alto edificio della metropoli meneghina da Cosmit, la società organizzatrice, il Salone del Mobile è stato “battezzato” anche dai vertici di Federlegno e Fiera Milano, alla presenza del dg di Unicredit, Roberto Nicastro, e delle istituzione cittadine, tra cui l'assessore alla Cultura del Comune di Milano, l’architetto Stefano Boeri, che ha dichiarato: “La capacità che il design ha di muovere la città può essere davvero trainante. In questo, il Salone è un modello per tutti”.

Il sindaco Giuliano Pisapia, che ha rivendicato l’importanza di questi Saloni in vista dell'Expo 2015, ha promesso nuovi posti per giovani e una nuova vitalità per la città, con forti legami tra la moda, il design e il tema dominante dell'Expo, ovvero l’alimentazione. “Milano tornerà a essere un punto di riferimento mondiale e per questo Expo ci aiuterà moltissimo” ha dichiarato il sindaco.

Da parte sua Claudio Luti, neopresidente di Cosmit, ha voluto sottolineare la rilevanza di questi eventi per tutto il sistema territoriale: “I Saloni sono un patrimonio di Milano, un presidio da difendere” ha dichiarato, facendo riferimento alle 34.000 imprese creative presenti in Lombardia, grazie a cui Milano è prima nel settore dell'abbigliamento e Monza e Brianza primeggiano nel comparto del legno-arredo.

Mentre il SaloneSatellite – che dal 1998 si prefigge lo scopo di mettere in contatto i più promettenti giovani designer di tutto il mondo con i più importanti imprenditori e talent scout riuniti a Milano – resterà sempre aperto (e con ingresso gratuito), al Salone l'accesso al pubblico sarà consentito solo nelle giornate di sabato e domenica. Nel resto della settimana gli interessati (studenti, curiosi, professionisti e turisti) potranno scegliere tra le innumerevoli iniziative del Fuori Salone, l'evento collaterale che da anni coinvolge l'intera città con mostre temporanee, vernissage e aperture straordinarie.

Un aspetto sul quale hanno insistito i designer protagonisti del Salone, infatti, è che Milano si apra ancora di più verso l’esterno, in un’ottica integrata e sinergica. Per questo motivo anche il Fuori Salone sarà determinante per una manifestazione davvero “virale”, in grado di penetrare nel tessuto urbano. E di rendere quindi il sistema Milano un centro focale della ricerca e dello sviluppo di tutta l’Italia.

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