“Il Governo ha affrontato e superato tanti problemi e ha reso possibile la messa in opera di un’infrastruttura strategica per il territorio, l’Italia e l’intera comunità europea”: queste le parole del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera alla presentazione del progetto definitivo della Nuova Linea Torino-Lione.
“Ho apprezzato – ha proseguito il ministro – il modello seguito dall’Osservatorio, che ha ascoltato e valorizzato i contributi dei territori. Un modello che abbiamo ripreso anche dal punto di vista normativo, proponendo un ddl che introduce, anche in Italia, la procedura di consultazione pubblica. La prosecuzione dei lavori della Torino-Lione, la realizzazione delle grandi opere che abbiamo sbloccato e finanziato per circa 40 miliardi di euro e l’accelerazione impressa alle procedure di diverse altre infrastrutture sono la dimostrazione che l’Italia può riscattarsi e recuperare il ritardo accumulato negli anni sul fronte infrastrutturale” ha concluso Passera.
Presentato a Roma, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, il Progetto Definitivo della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, che ieri ha ricevuto il via libera da Ltf (Lyon Turin Ferroviaire), società responsabile della sezione transfrontaliera della NLTL, è stato illustrato da circa tremila elaborati che rappresentano questo progetto territoriale, e che contengono il tracciato del tunnel di base che collegherà la Val Susa al confine di Stato (circa 12 chilometri), la stazione di Susa – la cui progettazione è firmata da Kengo Kuma – e le interconnessioni con la linea ferroviaria storica, all'altezza di Bussoleno.
Per il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Mario Ciaccia, “l’attenzione all’ambiente e al territorio devono coniugarsi con la dimensione europea del progetto che rappresenta una tratta strategica del Corridoio Mediterraneo della rete transeuropea Ten-T”. “Una volta decisa la realizzazione di un’opera strategica - ha aggiunto Ciaccia - è necessario assicurare un confronto continuo con il territorio durante l’intero processo: dall’ideazione dell’opera alla sua costruzione e successiva gestione, assicurando al territorio stesso costante informazione, trasparenza del processo decisionale, accoglimento e sviluppo delle istanze locali”. “La Valle di Susa, con la sua stazione internazionale, acquisirà - ha concluso il Vice Ministro - un rilevante vantaggio competitivo dal punto di vista turistico e di investimenti sul territorio”.