Insieme hanno effettuato il 48% degli acquisti tax free effettuati in Italia. Tra le città più amate Roma e Milano. E Federmodaitalia propone ai negozianti dizionari tascabili con "lo slang della moda"
Sempre loro: russi e cinesi, cinesi e russi. Sono i turisti più ambiti del mondo, quelli che spendono di più, in grado di risollevare le sorti di mercati un po' in crisi come il nostro.
Ultima notizia in ordine di tempo, la "passione senza fine" che russi e cinesi continuano a dimostrare nei confronti del made in Italy: insieme, infatti, hanno realizzato nel 2013 quasi la metà (precisamente il 48%) degli acquisti tax free effettuati in tutta Italia. I dati, elaborati da Global Blue, sono stati comunicati dal portale di informazione Russia Oggi, che spiega come i "campioni dello shopping sono proprio i visitatori russi", avendo realizzato il 27% del totale degli acquisti, con una spesa media di 649 euro. I viaggiatori cinesi, invece, che hanno effettuato il 21% degli acquisti nel nostro Paese, sono quelli che hanno registrato l'incremento più vistoso: +20% rispetto al 2012, con una spesa media di 914 euro. Al terzo posto, molto staccati, i turisti americani, che hanno speso in media 825 euro e hanno rappresentato il 6% degli acquisti, al quarto i giapponesi (5%, in calo del 25% sul 2012).
Tra le destinazioni preferite per lo shopping in Italia, l'indagine di Global Blue indica le grandi città: in cima alla graduatoria c'è Milano, con il 35% del totale degli acquisti e una spesa media di 960 euro (nel capoluogo lombardo i turisti russi hanno realizzato il 29% degli acquisti, e i cinesi il 22%); dopo Milano c'è Roma, dove è stato effettuato il 19% degli acquisti, con una spesa media di 723 euro (i russi hanno effettuato 29% del totale degli acquisti, i cinesi il 19%).
"Il dato sugli acquisti dei consumatori russi è sicuramente interessante. Per i nostri negozi è un grosso successo, che possiamo attribuire alla grande qualità dei prodotti made in Italy e anche, specialmente in questo periodo, alle forti percentuali di sconto: ad esempio, nella settimana tra Capodanno e l'Epifania i turisti russi hanno approfittato molto dei saldi" ha commentato a Russia Oggi il direttore generale di Federmodaitalia Confcommercio, Massimo Torti. L'ennesimo segno di gradimento per il made in Italy, ma per venire maggiormente incontro alla clientela russa, Federmodaitalia ha dato il via a una serie di iniziative: "La prima è un piccolo dizionario tascabile che abbiamo chiamato 'Lo slang della moda', con una serie di parole ed espressioni in varie lingue, tra cui anche il russo, che proporremo ai titolari dei nostri negozi per facilitare la comunicazione con i clienti. I titolari potranno anche regalare il dizionario ai clienti, per avvicinarli ancora di più alla nostra cultura".
Lo shopping internazionale in Italia parla russo e cinese. Secondo i dati della società di consulenza specializzata Global Blue, i consumatori dei due Paesi hanno realizzato nel 2013 quasi la metà (il 48%) degli acquisti tax free effettuati in tutta Italia. I campioni dello shopping sono proprio i visitatori russi, che hanno realizzato il 27% del totale degli acquisti, con una spesa media di 649 euro, mentre i cinesi (che hanno acquistato prodotti in Italia per il 21% del totale) hanno registrato una crescita degli acquisti più sostenuta (+20% rispetto al 2012) e hanno speso in media 914 euro.
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(fonte foto: http://www.marcosecchi.com/blog/?attachment_id=6905)