Sono in fase di progettazione dodici ippovie che coprono tutta la Regione, mentre un disegno di legge approvato dalla Giunta fornisce una cornice normativa per gli operatori del settore
La Fieracavalli di Verona che si è appena conclusa ha messo al centro quest’anno lo sviluppo del turismo equestre. Recentemente la Giunta regionale del Veneto ha approntato un’iniziativa per l’individuazione e la creazione di dodici percorsi a cavallo lungo la Pedemontana, dal Garda al Cansiglio, attraverso le province di Verona, Vicenza, Belluno e Treviso, una delle aree turisticamente più interessanti per i cavalieri. Si tratta di oltre 350 chilometri dedicati all’escursionismo a cavallo, ma anche agli appassionati di mountain bike e di trekking.
Le modalità di fruizione saranno le stesse di chi sceglie le piste da sci. I cavalieri potranno decidere quale percorso fare, quali luoghi visitare, dove fermarsi, dove mangiare, di quali servizi disporre, pianificando così le loro giornate a cavallo. Il progetto è ancora in embrione, ma ci stanno lavorando le Pro Loco e le associazioni del settore ippico, per ora sviluppando una grande banca dati che sarà consultabile attraverso una applicazione.
Saranno tre le fasi per la creazione degli itinerari: la prima dedicata all’individuazione dei tracciati; la seconda prevede la tabellazione e il posizionamento e messa in opera di un’appropriata segnaletica, anche con la creazione della traccia GPS dei percorsi; la terza incentrata sulla promozione e valorizzazione degli itinerari.
Si tratta di una forma di turismo che non è destinata a fare grandi numeri, ma consente comunque di ampliare l’offerta turistica regionale ed è uno strumento di diversificazione e di integrazione al reddito delle imprese agricole, anche per la promozione dei prodotti di eccellenza del territorio. Inoltre il turismo equestre favorisce la destagionalizzazione e la delocalizzazione, cioè il prolungamento della stagionalità classica e l’affermazione di destinazioni nuove ed emergenti.
Nel contempo la Giunta regionale ha approvato un disegno di legge che stabilisce gli elementi cardine per l’individuazione, definizione e tracciamento di percorsi a cavallo, realizzati sul sedime di sentieri, carreggiate, piste, strade vicinali e interpoderali, argini di canali, fiumi e golene, lungo i quali operano strutture adibite al ricovero degli animali, realizzate da gestori di centri ippici, da imprese agricole e imprese agrituristiche. Ma affronta anche l’aspetto relativo all’ippoterapia, cioè quell’insieme di interventi terapeutici e riabilitativi diretti al recupero funzionale e sociale di persone con handicap fisici, psichici e sensoriali. Si tratta quindi di una cornice normativa entro la quale operare, per mettere ordine e definire i vari aspetti legati ad una materia molto complessa come le attività equestri.
Riccardo Caldara
Twitter @riccardocaldara