A un secolo dallo scoppio della prima guerra mondiale, dal Friuli al Trentino, dal Veneto a Roma, via a una serie di iniziative legate al turismo della memoria
Mostre, app per smartphone, itinerari, libri, docufiction e convegni: per il centenario del primo conflitto mondiale le attività pianificate per far conoscere ai viaggiatori quell'importante pezzo di storia si stanno moltiplicando soprattutto nell'arco alpino, scenario principale della Grande Guerra.
"Un vero e proprio segmento a se stante, quello del 'turismo cultural-militare', su cui si stanno buttando tutti a testa bassa" a partire da Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto, scrive l'Espresso. "Il Friuli, per dire, ha già approntato il pacchetto turistico 'La Grande Guerra tra trincee, doline e Redipuglia' e un treno rievocativo verso Caporetto, con decine di figuranti; il Trentino ha candidato i suoi forti come patrimonio mondiale dell'umanità e vende il tour 'Centenario Grande guerra' per scolaresche e singoli, con soggiorno da due a quattro giorni. La chicca, però, è il Sentiero della Pace: un itinerario di 520 chilometri dal passo del Tonale alla Marmolada, una colomba gialla come segnavia".
Non saranno solo al Nord le iniziative per celebrare il centenario. A Roma, il 2 giugno Napolitano inaugurerà una grande mostra al Vittoriano, anche se la struttura di missione ha ricevuto "un ben magro finanziamento" di 28 milioni di euro per cinque anni. 4,5 milioni saranno "destinati alle attività culturali per i prossimi quattro anni - compreso il cofinanziamento del film di Ermanno Olmi "Torneranno i prati" - consentiranno tra l'altro di allestire un portale informativo che tenga insieme le iniziative - spesso slegate - dei territori e un più ambizioso memoriale online che riunisca mappe e itinerari dei luoghi della memoria e la visita virtuale dei nuovi riallestimenti museali".
L'abbuffata è già lì, dietro l'angolo. Libri, film, docufiction, mostre, guide interattive e svariate App. Poi toccherà alla memorialistica e, ovviamente, alla convegnistica. Spunteranno esperti da ogni dove, si discuterà per mesi e mesi. Sull'interventismo, sui soldati vestiti di stracci, sui processi ai disfattisti. Quindi, si aprirà la saga delle commemorazioni (il termine "celebrazioni" è già stato ufficialmente bandito, a scanso di equivoci), che minacciano di durare più o meno quanto la Prima guerra mondiale: 1.250 giorni, secondo i sacri testi.
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Fonte foto: panoramio