Un vero e proprio boom per l'ecoturismo in Italia, che nel 2013 ha registrato un giro d'affari record da 12 miliardi di euro
Il calcolo è di Coldiretti, diffuso in occasione della Festa nazionale delle riserve naturali dello Stato promossa dalla Forestale, che si svolge quest'anno nel corso della giornata del turismo rurale con il "Terranostra day" in Toscana. Ed è proprio la Toscana la meta più ricercata dagli amanti della vacanza nel verde.
Cresce quindi il turismo ecologico in parchi, oasi, riserve e aree verdi del territorio italiano, e come spiega Coildiretti "raggiunge in Italia il record storico di sempre, 12 miliardi, con un progressivo aumento del fatturato ma anche delle presenze negli anni della crisi, in controtendenza rispetto alle vacanze tradizionali". Un trend che, a quanto pare, trova una conferma nei weekend di primavera, stagione privilegiata per la vacanza eco, con previsioni positive di aumento per il 2014.
Secondo l'indagine Coldiretti, l'Italia può contare su 871 parchi e aree protette. A spingere un numero maggiore di turisti verso la natura, per Ecotur, è prevalentemente la voglia di fare attività sportive (47%) e il relax (20%), ma anche la riscoperta delle tradizioni (10%) e l'enogastronomia (15%): un settore, quest'ultimo, favorito dalla presenza della più grande varietà di percorsi turistici ad esso legati. Sono infatti più di 20.000 gli agriturismi (numero più che raddoppiato in 10 anni) e 1200 i mercati degli agricoltori di Campagna amica per acquistare prodotti enogastronomici. E ad apprezzarlo sono anche gli stranieri, in aumento tra i vacanzieri eco: l'anno scorso hanno raggiunto il 40,2%, con un incremento del giro d'affari perché spendono in media 100 euro al giorno contro i 65 di un italiano. In alcune regioni, inoltre, come la Toscana, il numero degli stranieri negli agriturismi supera quello nazionale. Per Coldiretti la capacità di attrazione è dovuta anche alle opportunità "estreme" offerte: in Toscana ci sono strutture dove si può dormire "appesi" su un albero o dondolarsi con l'altalena nel vuoto.
Riguardo agli agriturismi, il maggior numero di queste strutture sul territorio italiano si trova in Toscana e in Trentino Ato Adige, ma la diffusione è su tutto il territorio, sebbene il 47% sia al Nord, il 34% nel Centro e solo il 19% al Sud. Sempre più diversificata l'offerta di servizi, con 16.906 strutture che offrono 217.946 posti letto e 8.363 piazzole di sosta per il cosiddetto "agricampeggio". La "vera rivoluzione" , secondo Coldiretti, è tuttavia legata al fatto che l'agriturismo non è più solo una questione di cibo: le aziende autorizzate alla ristorazione sono state sorpassate da quelle che offrono anche altri servizi, salite a 11.982 con attività come escursionismo, sport, corsi di cucina, orto, oltre alle fattorie didattiche per i più piccoli e le osservazioni naturalistiche.
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