Ancora una volta il Salone del Mobile di Milano mi ha impressionato per la sua grande vitalità, sia in Fiera che in città. Il numero di operatori stranieri è salito al 68% dal 65% di due anni fa (a parità di perimetro espositivo), il che rappresenta un segno tangibile di interesse per il mondo del design italiano.
Ho avuto modo di dire che per le imprese italiane il design non rappresenta più solamente un valore aggiunto ma è diventato una necessità, un fattore indispensabile per competere con successo a livello internazionale.
Per questa ragione il design è oggi strategico e la sua valenza di ricerca ed innovazione dovrebbe essere sostenuta dalle istituzioni, sia a livello centrale che territoriale attraverso un piano di azione non frammentario bensì organico, continuativo e strutturale.
Una sola osservazione sulle aziende italiane di design di eccellenza: noto che negli ultimi tempi si avvalgono sempre più spesso della collaborazione di architetti e designers stranieri, e la cosa mi dispiace perché ritengo che in Italia non manchino creativi di qualità. In un momento di difficoltà come questo mi pare che questa tendenza un po’ esterofila non rappresenti il modo migliore per fare sistema.
La Pininfarina ha presentato al Salone due nuove proposte: la seduta “beach chair” fa parte della collezione di arredi “A lot of Brasil” e rappresenta un elemento significativo di un nuovo modello di business più globale; la lampada “Ala”, è una sospensione a led integrata in una struttura in legno sviluppata con il nostro partner storico Riva 1920 ed esprime un buon mix di tradizione artigianale e tecnologia contemporanea.
Paolo Pininfarina – Presidente - Pininfarina SpA