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Gli alberghi diffusi sono una realtà turistica in costante crescita. La diffusione di questo modello di ricettività, tuttavia, procede in Italia a ritmi inferiori rispetto alle potenzialità del nostro territorio, e nel dibattito sul tema prende corpo la consapevolezza di dover puntare in modo strutturale sui borghi storici e sulla formula dell’albergo diffuso per rilanciare il turismo italiano.

L’albergo diffuso, del resto, è un modello nato proprio in Italia. Come spiega “il Ghirlandaio”, “l’idea nasce in Carnia alla fine degli anni Settanta come reazione al terremoto e all'esigenza di valorizzare le case a fatica ristrutturate. Poi gli esperimenti si diffondono e arrivano - tra gli anni Ottanta e Novanta - in Sardegna a Sauris e Bosa, diffondendosi poi ad Alberobello, in Puglia, e via via in moltissime regioni italiane”.

Come ha spiegato Giancarlo Dall’Ara, presidente dell'Associazione nazionale degli alberghi diffusi, l’Italia ha da questo punto di vista un enorme potenziale in gran parte inutilizzato, ma che se sfruttato avrebbe il potere di valorizzare una dimensione alberghiera che i turisti di tutto il mondo desiderano e ammirano nel nostro territorio, costellato di piccoli centri storici in grado di offrire elevati livelli di qualità di vita e bellezze di altissimo livello. “L’Italia non punta sui borghi, che sono i grandi dimenticati nella promozione turistica del nostro Paese, perché non si sono adeguatamente differenziati con un'offerta propria specifica rispetto a quello che c'è nelle altre grandi mete” ha affermato Dall’Ara. Secondo il presidente dell’Adi, infatti, “l’albergo diffuso e la valorizzazione dei borghi possono contribuire in maniera molto vistosa alla ripresa del Paese”.

Cominciare a puntare in modo strutturale anche sui borghi storici e sul modello di ricettività dell'albergo diffuso per rilanciare il turismo italiano. Non solo città d’arte, località di mare e montagna dunque. L’Italia – secondo il presidente dell'Associazione nazionale degli alberghi diffusi Giancarlo Dall'Ara – ha un enorme potenziale, ancora largamente non utilizzato che valorizza una dimensione che tutto il mondo ci invidia (quella dei piccoli centri storici che offrono alti livelli di qualità di vita e bellezze di altissimo libello) e che non hanno ancora ottenuto giusta valorizzazione.

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