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Antonius percorso multimediale Basilica Sant'Antonio Padova

Un investimento ingente per uno degli asset turistici più importanti della città del Santo. Un allestimento museale permanente a ingresso gratuito in dieci lingue, compreso l’arabo, con traccia audio per non vedenti, e accessibile ai diversamente abili

Anche i musei ecclesiastici si rinnovano e modernizzano. Ci sono molti esempi in Italia, ma quello inaugurato nei giorni scorsi nel chiostro della Basilica di Sant’Antonio a Padova è sicuramente il più eclatante. D’altra parte la Basilica accoglie ogni anno qualcosa come 3,5 milioni di devoti, pellegrini, turisti, una parte significativa dei quali aggiunge all’aspetto spirituale e culturale anche l’approfondimento sulla vita del santo. Per oltre 40 anni ad accoglierli è stata una suggestiva mostra su base elettromeccanica che ormai necessitava di un rifacimento totale, dovuto all’obsolescenza delle apparecchiature e alla necessità di un adeguamento alle norme di sicurezza.

Il Messaggero di sant’Antonio quattro anni fa ha affidato alla società torinese Mediacor un ripensamento in chiave multimediale della mostra. È nato così “Antonius”, un percorso immersivo ed emozionale concepito come un viaggio iniziatico spirituale che in modo coinvolgente, attraverso la voce narrante di sant’Antonio, guida il devoto alla scoperta della personalità del Santo e della potenza del suo messaggio tutt’ora attuale. Nell’arco di 22 minuti il visitatore ha una panoramica sulla vita di sant’Antonio e sulle attività che i frati in suo nome esplicano ogni giorno.

Alla creatività di Mediacor per la progettazione e produzione multimediale, si sono affiancate Permasteelisa Spa di Vittorio Veneto (TV) per l’allestimento, 3P Technologies Srl di Saonara (PD) per la fornitura e l’installazione delle tecnologie audio e video e la startup padovana Eggon Srl per le app appositamente concepite. Lungo le due sale per complessivi 1000 metri quadri, sono dislocati 19 video proiettori con tecnologia laser per oltre 100.000 Lumen, 6 display 4k da 65 pollici con montaggio portrait e 3 unità di pavimento interattivo.

Nella prima sala, dove viene proposta una sorta di docufiction con attori in costume e la narrazione in prima persona del santo stesso, la proiezione avviene su più livelli, con un effetto visivo spettacolare. Il casting, molto accurato, ha coinvolto oltre 500 attori professionisti. Nella seconda sala tutte le pareti sono interessate dalla proiezione e il visitatore risulta immerso nella narrazione delle attività che i frati di oggi svolgono nel nome di sant’Antonio.

Immersività è dunque la parola chiave del nuovo percorso multimediale dove video e audio accompagnano alla conoscenza del Santo attraverso le migliori tecnologie oggi sul mercato. Completano il percorso la sala di accoglienza all’ingresso, con tablet per registrarsi, attivare una serie di servizi e rimanere in contatto con i frati della Basilica e, all’uscita, uno “spazio selfie” con una serie di sfondi particolarmente suggestivi del complesso basilicale antoniano.

L’impegno economico ha toccato 1,3 milioni di euro, coperti grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per 400mila euro, del Messaggero di sant’Antonio per altri 400mila, e delle associazioni legate a sant’Antonio nel mondo, in particolare le statunitensi The Anthonian Association of the friends of St. Anthony e Borden Family, che insieme hanno donato 400.000 dollari, e la canadese Saint Anthony of Padua Mission Aid, che ha donato 100.000 dollari.

 

 

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