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Will Smith e l'Hotel Principi di Piemonte, quando la promozione è gratuita

Il marketing territoriale vive di suggestioni, si alimenta con testimonial, icone che esprimono l'animo di un luogo.

A volte però città, alberghi, musei sono oggetto di marketing involontario, teatro di eventi che fanno la loro fortuna, senza che vi siano esperti, progetti e budget a costruire una campagna. Protagonisti di due casi simili nelle ultime ore sono due principi: Will Smith, principe di Bel Air e star di Hollywood, si è fatto un selfie davanti alla Torre di Pisa mentre i Principi di Piemonte, l'hotel nel cuore di Torino, è stato il set del divorzio tra Antonio Conte e la Juventus.

willsmith pisa

 

Risultati? Pisa è stata sparaflashata ai fan di Will Smith, che su facebook sono quasi 70 milioni, ha ricevuto 2 milioni e mezzo di like e 28 mila condivisioni; il principe di Bel Air ha dato così una rinfrescata alla Torre come nella sigla del telefilm cult degli anni '90 dava alla sua vita trasferendosi dai quartieri poveri di Philadelphia alle colline sopra Sunset Boulevard di Los Angekes. Pisa quindi beneficia della star a passeggio e dà una spallata gratis a tutti quei territori che avranno speso migliaia di euro, architettando trame di attrazione turistica. Gratis, come l'imponente rassegna stampa che in questi giorni monteranno negli uffici del Principi di Piemonte: nelle ultime 48 ore, 52 testate nazionali di cui 20 quotidiani e un rumore online 500 tweet e qualche migliaio di interazioni facebook hanno citato l'albergo torinese dove si è consumata la rottura tra la società campione d'Italia e il tecnico che l'ha guidata allo scudetto negli ultimi tre campionati. Il Principi di Piemonte è un'istituzione per la città sabauda, progettato negli anni '30 dall'architetto Bottino, lo stesso che disegnò le Torri del Sestrieres, è abbonato ai ritiri delle grandi squadre in trasferta a Torino e negli anni ha ospitato il jet set internazionale, tra cui Yoko Ono e Susan Sarandon nella notte di inaugurazione di Torino 2006. L'insolito ritiro estivo in città è diventato il set di ore che hanno spiazzato i tifosi bianconeri; il Principi ha così beneficiato del ping pong mediatico, i collegamenti di decine di tv, i giornali e le comunity dei tifosi che hanno espresso ipotesi dei retroscena, analisi psicologiche, la radiografia di un addio. Forse al Principi di Piemonte, avrebbero preferito essere set topic per giorni di gloria della Juventus, uno dei clienti più affezionati e strategici; intanto si consolano con questa grande visibilità. In questo caso anche nel marketing del territorio, vale le stessa crudele regola della pubblicità: bene o male, purchè se ne parli.

 

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