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"La leggenda di Cristalda e Pizzomunno", cantata al Festival, può diventare una leva importante per portare in Puglia nuovi turisti e un'attenzione mediatica inedita

Al Festival di Sanremo in genere si parla d’amore, un tema che mette d’accordo tutti, specialmente un popolo romantico come quello italiano. Nell’edizione 2018 anche il cantautore Max Gazzè ha parlato d’amore, narrando una leggenda pugliese, in grado di evocare emozioni e puntare l’attenzione su un territorio affascinante come il Gargano. I modi per promuovere i territori sono tanti, alcuni molto fantasiosi, ma l’idea che una canzone possa giovare all’immagine di un territorio, con semplicità ed eleganza, ha sorpreso tutti. Max Gazzè ha preso spunto dalla leggenda di Cristalda e Pizzomunno, un classico del folklore garganico per parlare d’amore e di magia, incantando tutti dal palco dell’Ariston.

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La leggenda narra che Cristalda e Pizzomunno fossero due giovani innamorati, il cui amore fu spezzato dall’ira delle sirene che, innamorate di Pizzomunno, un bellissimo pescatore, e gelose della loro felicità, rapirono Cristalda, imprigionandola in fondo al mare. Pizzomunno attese invano il ritorno della sua amata, così restò immobile sulla riva del mare, trasformandosi nel faraglione, noto appunto come Pizzomunno. Ogni cento anni però le sirene concedono ai due innamorati di ritrovarsi, solo per una notte, quella di Ferragosto, rendendo questo amore eterno e fiabesco. Il monolite alto circa 25 metri, posto sulla spiaggia di Vieste, è un grande attrattore turistico pugliese: il faraglione caratterizza l’area garganica e, grazie alla leggenda ad esso legata, è avvolto da fascino e mistero. Il racconto in musica fatto da Gazzè ha acceso i riflettori su quest’area, suscitando interesse e curiosità nei confronti di una favola tradizionale, conosciuta dai pugliesi ma finora poco valorizzata dal punto di vista turistico fuori dal territorio regionale. Un pubblico come quello del Festival della Canzone italiana ha permesso alla leggenda di varcare i confini pugliesi, e indirettamente Vieste ha ottenuto una grande attenzione mediatica, aumentando la sua visibilità. L’effetto provocato dalla favola in musica di Gazzè è l’entusiasmo e di conseguenza è stato incentivato anche l’orgoglio e il senso di appartenenza dei residenti, che tramite le parole del cantautore si sono rivisti e immedesimati in una storia che fa parte della loro cultura da secoli.

Il brano di Gazzé ha vinto il premio Giancarlo Bigazzi, riconoscimento alla migliore composizione musicale e lo stesso cantautore ha ottenuto la cittadinanza onoraria a Vieste, per il regalo che ha fatto alla cittadina, aumentando la popolarità del territorio e della sua cultura popolare. Questa vicenda dimostra che le tradizioni e le leggende popolari sono uno dei punti di forza dei nostri territori, che se sapute raccontare possono catalizzare l’attenzione e creare interesse. Il Gargano possiede dei paesaggi meravigliosi e questa leggenda, raccontata tramite la musica, in un evento nazionalpopolare come il Festival di Sanremo, ha ampliato la notorietà dell’area, si spera con conseguenti ricadute anche dal punto di vista turistico.

 

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