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Due nuovi siti Unesco per l'Italia, che sale così a quota 53, confermando ancora una volta il primato mondiale di luoghi patrimonio dell'umanità

I siti italiani facenti parte della Lista Unesco Patrimonio dell’Umanità sono sempre più numerosi: stavolta è toccato alle Antiche Faggete e alle Opere di Difesa Veneziane che durante l’incontro tenutosi a Cracovia sono entrate a far parte del prestigioso elenco.

 

 

Salgono a 53 quindi le eccellenze italiane Unesco e la Penisola si riconferma il Paese contenente il maggior numero di siti Unesco al mondo. I siti inseriti nella lista Unesco hanno particolare importanza dal punto di vista naturale oppure culturale e danno un valore aggiunto ai territori che li ospitano. Le “Opere di difesa veneziane tra il XVI ed il XVII secolo: Stato di Terra- Stato di Mare occidentale” sono il più rappresentativo esempio di sistema difensivo alla moderna realizzato dalla Repubblica di Venezia.

 

 

Le sei componenti fortificate si trovano a Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda in Italia, a Zara e Sebenico per la Croazia e Cattaro per il Montenegro. Le Opere di difesa veneziane sono state progettate dopo la scoperta della polvere da sparo e sono il simbolo dell’architettura militare alla moderna in Europa. Il loro inserimento nelle liste Unesco è dato dal loro alto valore storico, architettonico e tecnologico, i sei elementi costituiscono una rete difensiva unica che ha consentito di donare al territorio una connotazione civile, militare ed urbana. La candidatura è stata frutto di un lungo e minuzioso lavoro di squadra che oggi è una vittoria per tutti.

Essere il primo Paese al mondo per numero di siti Unesco presenti consente all’Italia di avere un ruolo molto importante dal punto di vista culturale nel contesto internazionale.

 

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