fbpx

Buona parte della sua attività è orientata alla bellezza e alla valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico. E lancia il bonus cultura per i suoi lavoratori


Ha sorpreso l’opinione pubblica, ma non chi lo conosceva direttamente, la notizia secondo la quale l’industriale Brunello Cucinelli ha deciso di premiare i propri dipendenti che decidono di investire in cultura. Si tratta di bonus di mille euro destinati alle coppie, cinquecento euro ai single, per l’acquisto di libri, abbonamenti teatrali, biglietti per i musei o qualsivoglia attività culturale. L’attività della Brunello Cucinelli è a tutti nota: azienda quotata in Borsa, polo del lusso, leader della maglieria in cachemire e fiore all’occhiello del made in Italy.
Dell’imprenditore, che possiede il 65 per cento della sua società, era già noto l’attaccamento alla cultura. Per sincerarsene è sufficiente navigare per qualche pagina del suo sito internet personale dove, prima ancora di descrivere suoi prodotti e le boutique sparse per il mondo, affronta il tema della filosofia che sottende la sua attività imprenditoriale. Vi si parla di capitalismo etico e impresa umanistica, di bellezza, di etica e bene supremo.
Nato e cresciuto in Umbria, certo non gli è estranea la filosofia del Poverello di Assisi. Scrive di sé Cucinelli: “Ho capito che a fianco del bene economico si pone il bene dell’uomo, e che il primo è nullo se privo del secondo”. In questa ottica è perfettamente comprensibile l’azione nei confronti dei suoi dipendenti, di cui vanta l’età media molto giovane, appena intorno ai 28 anni. Perché la creatività, dice, si sviluppa solo dove c’è bellezza.
La filosofia è un altro suo pallino. Nel 2010 ha ricevuto una Laurea Honoris Causa in filosofia ed etica dei rapporti umani conferitagli dall’Università degli studi di Perugia con una tesi dal titolo “la Dignità come forma dello Spirito”. A Solomeo, nel comune di Corciano in provincia di Perugia dove ha insediato la sua azienda, si è preso cura dell’intero borgo riportandolo allo splendore rinascimentale. Lì ha creato un teatro e un “giardino dei filosofi” e in un edificio chiamato la “Corale” ha insediato la sua Scuola dei Mestieri, dove si tengono corsi di formazione tecnica e di alta artigianalità. Gli allievi, selezionati attraverso un bando pubblico, sono remunerati e seguono quotidianamente corsi di teoria e pratica di antiche tecniche artigianali.

 

riccardo caldara 180x226Riccardo Caldara

Twitter @riccardocaldara

 

LEGGI ANCHE: "Affitto gratis la mia fabbrica a chi investe nel territorio"

Piemonte, 2 milioni di euro per l'autoimprenditoria nel turismo culturale

L'economia della cultura italiana sale a 227 miliardi di euro

 

Immagine in alto tratta dal brunellocucinelli.com

Questo sito utilizza cookie tecnici che ci consentono di migliorare il servizio per l'utenza. Per ulteriori informazioni leggi la nostra Cookie e Privacy Policy. Leggi di più